© Istockphoto | Castelsardo
© Istockphoto | Castelsardo
Un panoramico itinerario interamente costiero di nemmeno 200 km, che si snoda sul litorale settentrionale dell’isola
© Istockphoto | Castelsardo
© Istockphoto | Castelsardo
Acque blu-turchese, coste frastagliate, baie nascoste, rocce scolpite dal vento, spiagge di sabbia bianca immerse nel rosa del granito: questo è l'identikit della costa settentrionale sarda che si snoda dal Golfo dell'Asinara alla Costa Smeralda.
Da gustare con un panoramico itinerario che parte da Porto Torres e arriva ad Olbia, in una terra ultra millenaria con tanti luoghi selvaggi e nascosti da scoprire. Un itinerario ideale, interamente costiero, di nemmeno 200 km, ci guida, attraverso il litorale settentrionale, tra le province di Sassari e di Olbia-Tempio Pausania.
Si parte da Porto Torres, nel golfo dell’Asinara: è il principale scalo della Sardegna nord-occidentale e il punto di riferimento per le escursioni sulle spiagge di Platamona, circondate da pini ed eucalipti. In città, da vedere San Gavino (1080), la più grande e antica basilica romanica della Sardegna e l’area archeologica romana con le terme e il Ponte Romano, anch'esso il più grande e antico dell’isola. Consigliate due deviazioni: la prima è a ovest per non perdere lo splendido mare di Stintino che dall’azzurro passa al celeste e al blu, la Pelosa (la splendida e famosissima spiaggia di sabbia bianca dai fondali bassissimi e dall’incredibile color turchese) e il Parco nazionale dell’Asinara. L’altra deviazione porta all’altare prenuragico di monte d’Accoddi, imponente monumento megalitico che risale alla metà del IV sec. a.C. Tornando sulla costa, su un promontorio roccioso ecco l’inconfondibile sagoma di Castelsardo, incantevole borgo medioevale e fra località turistiche più suggestive della Sardegna. Fondato nel 1102 dai nobili genovesi Doria, conserva il suo antico aspetto, con possenti mura, vicoli stretti e lastricati, edifici storici e l’imponente castello sulla rocca. A 4 km dal paese incontriamo la Roccia dell’Elefante, una delle immagini iconiche della Sardegna, grande masso che il vento, la pioggia e la salsedine hanno modellato e scolpito nella forma del grande mammifero che ne porta il nome.
La strada prosegue quindi verso Arzachena, con il suo simbolo: la Roccia del fungo, in granito. A Baja Sardinia, tra le maggiori località turistiche della zona, inizia la Sardegna glamour degli hotel di lusso e delle ville da sogno nascoste nella vegetazione. Ed eccoci in Costa Smeralda: promontori rocciosi, profonde insenature e spiagge incredibili, per un luogo fra i più esclusivi del mare italiano (e non solo). 55 km di costa tutto glamour e mondanità, fra i più iconici al mondo. Ne è il cuore Porto Cervo, la località più nota, raffinata e mondana, regno estivo del jet-set internazionale. La fama della Costa Smeralda è legata anche ad alcune località di inestimabile valore naturalistico, come Cala di Volpe (esclusivo porticciolo naturale in cui sono state girate alcune scene del film Agente 007 - La spia che mi amava), il Grande Pevero, Liscia di Vacca, avvolta dalla macchia mediterranea e caratterizzata dal turchese delle acque, Liscia Ruja, con le sue piccole baie contornate da piante di ginepro, Romazzino, con il mare trasparente e le spiagge candide, e Pitrizza.