a due ruote

Toscana a piedi o in bici: dal Brunello al Monte Amiata

Guida ai percorsi fra vini, acque termali, eremi, paesaggi dell’antico vulcano

di Nadia Baldi
13 Mar 2017 - 15:42

La pausa ideale dalla routine cittadina ci conduce nella Toscana centro-meridionale, fra Montalcino e le falde del Monte Amiata, l’antico vulcano che restituisce salute e serenità anche in un weekend soltanto, camminando nella natura, facendo il bagno nelle sue acque termali e gustando i frutti della sua terra, Brunello compreso.

Già da molto lontano si vede il cono alto che sfiora il cielo: il Monte Amiata, antico vulcano addormentato, che ci riserva ancora il suo calore e la sua energia. Prima di attivarsi fisicamente il nostro viaggiatore potrà nutrire lo spirito fermandosi all’Abbazia di Sant’Antimo, una delle tappe sulla via Francigena. Le grandi suggestioni di questo luogo appagano anche gli animi più asettici. Un piccolo gruppo di monaci benedettini prega e guida alla meditazione il pellegrino ed il turista in cerca di serenità. Per la sua architettura l’abbazia, fondata da Carlo Magno e divenuta magnifico esempio di edificio monastico del XII secolo, realizzata in travertino e alabastro, è un gioiello in grado di creare un’atmosfera ultraterrena: la penombra nelle navate, rotta da fasci di luce che penetrano dalle vetrate dell’abside, la posizione fra ulivi e cipressi ed il silenzio avvolgente lasciano il viaggiatore senza fiato (www.antimo.it).

Proprio partendo da Sant’Antimo inizia la prima escursione in bicicletta (27 km non impegnativi): si prende la strada sterrata che conduce a Sant’Angelo in Colle, da dove si gode un bellissimo panorama sulla Val d’Orcia e sui suoi vigneti. Dopo circa 7 km si prosegue in salita verso Montalcino e poi verso il valico del Lume Spento (località Ragnaie). Poi si riscende verso Montalcino, dove ci starebbe bene una sosta enogastronomica alla Fiaschetteria Italiana, per sorseggiare un bicchiere di Brunello selezionato, accompagnato da ricette del posto, dopodichè la discesa continua per altri 9 km immersi fra i vigneti fino al rientro a Sant’Antimo.

A fine giornata il nostro viaggiatore percorrerà il maestoso viale di cipressi (icona toscana) che conduce allo splendido Castello a due passi da Sant’Antimo, un fortilizio dell’XI secolo che divenne villa residenziale conosciuta come “Velona” e rappresentata anche nelle carte geografiche affrescate in Vaticano. Vanta una posizione incantevole proprio di fronte all’Amiata, lambita da brezze provenienti dal mare, dominante sulla Val D’Orcia che non ha pari: le acque calde minerali delle sue nuove piscine a sfioro sulla valle sono rigeneranti per corpo e anima.

Per cena ci si accomoda alla tavola del “Settimo Senso” per gustare una bistecca fiorentina di carni scelte del territorio, da accompagnare con Brunello di Montalcino dei vigneti circostanti. Poi la felice conclusione della giornata sarà necessariamente in una delle camere della torre del Castello di Velona, un’esperienza che il nostro viaggiatore non dimenticherà (www.castellodivelona.it).

Di buon mattino si parte per la scoperta dell’antico Vulcano, il Monte Amiata. Il punto di partenza per quattro percorsi di diversa lunghezza e difficoltà è ai centri sportivi di Abbadia San Salvatore (www.cittadellefiaccole.it); si entra subito nel bosco, all’interno del quale si snodano pendenze e percorsi diversificati a seconda delle possibilità e del tipo di allenamento desiderato. Ogni percorso è identificato da un colore (4,3 km rosso; 9,8 km marrone; 12,5 km blu; 22,5 km viola) e tutti si sviluppano attraversando castagneti e una faggeta per poi ricondurre alla zona sportiva di Abbadia (http://www.amiatarunners.com/sentieri-dellamiata/). Il tracciato rosso è percorribile da tutti e vale la pena di provarlo: attraverso poche asperità ci fa raggiungere una altitudine di 985 m, permettendo di vedere i siti della vecchia Miniera, costeggiando il punto panoramico del laghetto verde, la vecchia ciminiera e la polveriera. L'altra rete di sentieri si snoda all'interno della faggeta amiatina, tra le più grandi d'Europa, con percorsi perfetti per chi vuole passeggiare, correre o godersi l'aria pura di alta montagna, avvolti da una natura strepitosa (http://macchiafaggeta.com/index.php/sentieristica). Per chi volesse scoprire l’Amiata in sella alla mountain bike o con l’adrenalinico freeride basterà cliccare su http://www.amiatabike.it/percorsi/ e su http://www.teamzero.it/.

Da vedere infine il pittoresco borgo medievale di Rocchette di Fazio, nel comune di Semproniano, arroccato su una rupe a strapiombo sulle valli del fiume Albegna, circondato da un paesaggio incontaminato, su cui insistono le rovine di un castello aldobrandesco. Appena arrivato il nostro viaggiatore si imbatterà nell'Ospedaletto di San Tomè, appartenuto all'ordine dei Cavalieri Templari, di cui si notano elementi inconfondibili sulle mura, come la croce templare o alcune lapidi che indicano la fine dei lavori nell'anno 1330 (avvalorando la tesi che l'Ordine dei Templari qui continuò ad operare anche successivamente alla soppressione dell'ordine stesso, avvenuta diciotto anni prima); poco distante, nella Pieve di Santa Cristina pare che si aggiri un fantasma: la leggenda narra che nella cripta sia sepolto un cavaliere templare con armatura e cavallo, e che, pur a distanza di secoli, lo spirito del cavaliere stia di guardia al tesoro dei Templari sepolto in un luogo segreto del paese.

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