Si chiama home swapping ed è un’alternativa risparmiosa al solito hotel o B&B: si soggiorna nell’abitazione di un altro viaggiatore, mentre lui è da noi
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Andare in vacanza senza spendere troppo e senza ricorrere al solito, poco attraente B&B: non è un desiderio irrealizzabile, ma un obiettivo che si può raggiungere grazie all’home swapping, ossia scambiando la propria casa con quella di un’altra persona che si trova nella nostra stessa situazione. Lo scambio di casa per fini turistici è un modo di viaggiare già piuttosto diffuso all’estero, soprattutto in Francia e Spagna, ma che si sta diffondendo rapidamente anche da noi grazie al Web e alle piattaforme specializzate che ottimizzano gli scambi, risolvono le difficoltà logistiche e mettono al riparo i viaggiatori (e le loro case) da una serie di brutte sorprese. In questo modo non si spende nulla per l’alloggio e si vive una vacanza da vero local. Un trend da provare anche in occasione di Pasqua e dei ponti di primavera.
COME È NATO L’HOME SWAPPING – Lo scambio di casa tra viaggiatori è stato reso celebre dal fortunato film “The Holiday - L’amore non va in vacanza”, una commedia romantica con Cameron Diaz e Kate Winslet, in cui le due protagoniste si ospitano reciprocamente tra Stati Uniti e Inghilterra, spinte dalla necessità di staccare la spina e dare una svolta alla propria vita: dopo qualche difficoltà in avvio le due giovani donne trovano una risposta alle loro difficoltà, diventano amiche e incontrano persino l’amore. Naturalmente non è detto che un semplice scambio di casa riesca a portare conseguenze così radicali e fortunate, ma di sicuro l'home swapping è un modo di viaggiare che permette di risparmiare e nello stesso tempo offre una vera full immersion nelle consuetudini e nel modo di pensare della destinazione prescelta, a partire dal modo in cui ciascuna cultura vive la propria casa e il senso dell’ospitalità. L’home swapping si basa sulla semplice idea di combinare il progetto di due persone, o due famiglie, che desiderano visitare il luogo in cui ciascuno dispone di una casa, scegliendo di ospitarsi a vicenda. I primi scambi di questo genere risalgono agli anni Cinquanta, per iniziativa di due insegnanti statunitensi, i quali hanno creato un elenco di colleghi, desiderosi di sfruttare questa modalità di ospitalità reciproca per limitare le spese da destinare alle vacanze. Gli scambi, in quel primo tempo, erano limitati a New York e dintorni, ma da quella prima intuizione nascerà un modo di viaggiare, prima limitato a una nicchia di persone, poi sempre più diffuso. In questi ultimi tempi il volume degli scambi, dopo la contrazione del periodo della pandemia, è tornato a crescere in modo imponente, sull’onda della nuova voglia di viaggiare, e sta conoscendo uno sviluppo considerevole, tanto da costituire uno dei trend più interessanti nel mondo dei viaggi.
COME FUNZIONA LO SCAMBIO DI CASA – Alla base di tutto il meccanismo c’è il patto di fiducia tra chi ospita e chi è ospitato, basato sulla reciprocità dello scambio dato che la persona che sta nella nostra casa ci accoglierà a sua volta sotto il suo tetto. In pratica la filosofia ispiratrice è “mi comporterò in casa tua come vorrei che tu ti comportassi nella mia”. Da questa logica di reciproca e amichevole ospitalità nasce anche la consuetudine di accogliere l’ospite con una serie di piccole attenzioni, che vanno da un dono di benvenuto alla consuetudine di far trovare le camere da letto pronte per il riposo, qualcosa nel frigorifero da consumare per la prima colazione e l’indispensabile per le prime necessità dopo l’arrivo, in modo da potersi sistemare in casa e avere il tempo di rifornirsi. Se l’host e il guest (ovvero chi ospita e chi è ospitato) hanno modo di incontrarsi all’arrivo, il padrone di casa oltre a mostrare l'abitazione al nuovo arrivato, fornisce indicazioni su negozi, ristoranti, luoghi di interesse e servizi utili presenti in zona. In caso contrario queste istruzioni vengono lasciate in casa in un luogo ben visibile, oppure comunicate per e-mail o What’sApp. Il vantaggio più evidente dell’home swapping è sicuramente di natura economica, perché scambiando casa non si devono sostenere i costi dell'alloggio, alleggerendo il budget da destinare alla vacanza. In realtà, come emerge dalle indagini effettuate tra gli utenti delle piattaforme specializzate, chi sceglie di viaggiare in questo modo vuole soprattutto aderire a un modello di vacanza alternativo, meno consumistico e più etico e sostenibile.
LE PIATTAFORME PER LO SCAMBIO DI CASA - Naturalmente, con l’espandersi del mercato, il passaparola e il contatto diretto si sono evoluti in strumenti più articolati e in grado di far incontrare domanda e offerta su più larga scala. Oltre a gruppi sui social, ci sono alcune piattaforme che svolgono questa funzione e offrono contemporaneamente una serie di servizi di consulenza, supporto e assistenza in caso di necessità: chi desidera provare l’esperienza dello scambio di casa troverà più semplice e più sicuro affidarsi a una di esse. La più utilizzata a livello mondiale è HomeExchange, che tra l’altro è quella a cui ricorrono Cameron Diaz e Kate Winslet nel film nominato prima. Per usufruire del servizio ci si iscrive alla piattaforma sottoscrivendo un abbonamento annuale, si inserisce una descrizione di sé, della casa che si intende offrire per gli scambi corredata da qualche foto, e del quartiere in cui la casa si trova. Una volta completata la registrazione, si inserisce la città che si desidera vistare e il periodo prescelto, e si visualizza la selezione delle abitazioni disponibili. Una volta individuata la casa desiderata, si finalizza lo scambio. Questo può avvenire sia in modo diretto (i due soggiorni avvengono contemporaneamente e in modo reciproco), sia in modo asincrono: quando ospitiamo qualcuno a casa nostra accumuliamo infatti "punti ospite" che possono essere utilizzati per scambi futuri. Scegliere questo modo di viaggiare, oltre ai vantaggi economici, offre una modalità di turismo più egualitario e circolare, in cui si vive una destinazione da vero “local”, scoprendo anche mete alternative e ancora lontane da fenomeni di overtourism.
PASQUA DOVE SCAMBIANO CASA GLI ITALIANI - Questo modo di viaggiare piace sempre di più anche ai nostri connazionali. L’Italia si colloca infatti al quarto posto nella classifica degli utilizzatori di Home-Exchange. Secondo dati ricavati da questa piattaforma, in occasione della Pasqua e dei ponti di primavera si assiste a un incremento del 59% degli scambi casa in tutta Italia rispetto allo stesso periodo del 2024, per un totale di 30.305 pernottamenti e 5.810 ospiti attesi. L’Italia continua a essere una destinazione molto ambita anche da parte dei viaggiatori internazionali: in particolare i francesi rappresentano il 26% degli scambi previsti in questo periodo, seguiti dagli italiani (24%) e dagli spagnoli (9%). Per quanto riguarda i nostri connazionali, il 32% degli scambi di questo periodo sono organizzati soprattutto all’interno dei confini nazionali. Chi va all'estero sceglie in particolare la Francia, con il 21% degli scambi e con una quota rilevante assorbita da Parigi. Segue la Spagna, che raccoglie il 13% degli scambi con italiani, concentrati soprattutto tra Barcellona e Madrid. Tra le destinazioni preferite in Italia, spiccano Roma, Milano, Bologna, Torino e Firenze, confermando l’attrattività delle grandi città d'arte. Prendendo invece in considerazione le regioni, le più cercate sono, nell'ordine Lazio, Toscana, Lombardia, Sicilia ed Emilia-Romagna, che propongono una vasta offerta di eventi culturali, enogastronomici e il contatto diretto con la natura.