Nel Viterbese una sagra dedicata al frutto giallo e ai tanti modi per gustarlo
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Pescia Romana, in provincia di Viterbo, al confine tra il Lazio e la Toscana, ospita dal 17 al 20 luglio la “Sagra del Melone”, una festa che celebra il frutto giallo protagonista dell'estate. Il melone viene servito davvero in tutte le salse: come antipasto, accompagnato dal tradizionale piatto di salumi misti o come frutto alla fine delle portate, ma anche nelle marmellate, nelle conserve arricchite al peperoncino, nei gelati e perfino in originali piatti salati.
Molti conoscono le proprietà abbronzanti del frutto, ma sono in pochi a sapere che è consigliato anche per combattere lo stress. Il melone nobilita e accompagna le altre pietanze proposte nei tre giorni della sagra, tutte tipiche della tradizione viterbese: penne alla buttera e gnocchi al ragù come primi piatti, stinco di maiale e cinghiale con polenta come secondi.
A farla da padrone è sempre lui, il melone. A fare da contorno ci sono, come di consueto, gli spettacoli musicali, pirotecnici e di cabaret, gli incontri culturali e i banchi della mostra mercato allestita nelle vie del Borgo Vecchio.
A due passi dal mare, Pescia Romana è la meta ideale sia per chi cerca la tranquillità e i profumi della campagna, sia per gli amanti della vita da spiaggia: quella di Pescia è un gioiello incontaminato lungo ben 8 chilometri, protetto da un tombolo naturale rimasto intatto nei secoli.
Nei giorni della Sagra del Melone, inoltre, è possibile visitare il Borgo Nuovo e il Borgo Vecchio che compongono la frazione di Pescia, oltre alla miriade di case coloniche sparse nella campagna circostante. Il paese, inoltre, è un ottimo punto di partenza per chi vuole effettuare escursioni naturalistiche o culturali: nell'arco di pochi chilometri è infatti possibile raggiungere Capalbio, il Monte Argentario, Sovana, le Terme di Saturnia, e l'Oasi WWF di Burano; e ancora Vulci con il suo Parco archeologico e il Museo etrusco, Montalto di Castro e Tarquinia.