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Umbria: i fasti del Rinascimento rivivono ad Acquasparta

Una festa ispirata all’elegante e raffinata corte del Signore della cittadina Federico Cesi e la moglie Artemisia

19 Giu 2023 - 06:00
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Acquasparta (Tr), torna sotto i riflettori degli amanti delle tradizioni storiche e culturali dell’Umbria con la XXIV edizione del “La Festa del Rinascimento” che per quindici giorni, dal 10 al 25 giugno, propone un fitto calendario di eventi storici e culturali, ma anche ludici e gastronomici, volti a celebrare la grande stagione rinascimentale attraverso la rievocazione dell’arrivo in città, al principio del seicento, del principe Federico Cesi detto il Linceo.

L’essenza del territorio di Acquasparta, come di tutta l’Umbria, è nell’integrazione di architetture plasmate da secoli di storia e un paesaggio modellato dalla mano dell’uomo, in un succedersi di uliveti, boschi, vigne e campi coltivati, da cui nascono i tesori gastronomici della regione. Da questo equilibrio tra scenario naturale e azione antropica deriva la bellezza di Acquasparta che, pur vantando importanti testimonianze medievali, trae però dalla stagione rinascimentale il proprio punto di forza.

Origini - Acquasparta, il cui nome sembrerebbe derivare dal latino “ad aquas partes”, cioè la parte, il territorio delle acque, antica città probabilmente sorta sulle rovine di un insediamento romano, nei pressi del municipium di Carsulae, lungo l’antica via Flaminia, si inserisce in uno splendido scenario naturale, affacciato sulla valle del torrente Naia e verso i boschi dei Monti Martani. La cittadina, annoverata tra i Borghi più belli d’Italia, è un tipico borgo dell’Umbria, d’impianto medievale, storicamente parte integrante delle cosiddette “Terre Arnolfe”, area situata ai margini del ducato longobardo di Spoleto che venne data in feudo, nella seconda metà del X secolo, dall’imperatore Ottone I di Sassonia al conte Arnolfo, suo fedelissimo. Fu però l’affermarsi, nel corso del Cinquecento, della signoria della famiglia Cesi a trasformare Acquasparta nell’emblema del Rinascimento in Umbria, che ruota attorno alle architetture di Palazzo Cesi, fulcro del centro storico cittadino, oltre alla chiesa di Santa Cecilia, che ospita le tombe dell’illustre famiglia.

 

Un Signore illuminato - Federico Cesi, Signore di Acquasparta e animatore di una corte raffinata e sfarzosa, ma anche scienziato e naturalista, cultore di botanica e astronomia, Federico Cesi seppe realizzare, coltivando i suoi numerosi interessi, un felice connubio di estetica rinascimentale e sapere scientifico, tanto da associare il suo nome alla fondazione, al principio del Seicento, dell’Accademia dei Lincei, la prima accademia scientifica d’Europa di cui fu membro anche Galileo Galilei. Lo stretto legame tra Acquasparta e il Rinascimento trova il suo momento di celebrazione, ormai da ventiquattro anni, ne “La Festa del Rinascimento”, che quest’anno si terrà dal 10 al 25 giugno, in una successione di iniziative storiche, rievocative, culturali, ma anche ludiche e gastronomiche, volte a celebrare l’arrivo in città di Federico Cesi detto il Linceo, che si trasferì ad Acquasparta poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna, avvenuto nel 1614. L’insediamento in città di Federico Cesi e della sua corte viene rievocato con scrupolosa fedeltà storica e forte coinvolgimento degli abitanti, che saranno impegnati nella rievocazione storica.

Eleganza e bellezza - Attorno a Federico Cesi e alla giovane moglie Artemisia ruotava una corte sfarzosa, attenta alla bellezza dell’abbigliamento e degli accessori indossati, gioielli, vesti, il corredo nuziale, i velluti, come testimonia l’inventario redatto da Matteo Iori da Montefalco, al servizio del notaio acquaspartano Paolo dei Pierleoni, su incarico del duca Federico Cesi nel 1615, poco tempo prima della prematura morte della moglie Artemisia Colonna. E’ proprio questo elenco di beni preziosi e raffinati ad aver fornito lo spunto per il tema portante della Festa del Rinascimento 2023, incentrato sulle “Trame”, non solo con riferimento alle trame tessili delle preziose vesti rinascimentali sfoggiate dalla corte cesiana, tra le più esigenti del Rinascimento umbro-romano in fatto di bellezza estetica, ma anche con riguardo alle trame di mistero che avvolgono le vicende storiche dell’Accademia dei Lincei e che legano l’attuale ricerca scientifica all’opera dei primi Lincei.

 

Eventi a non finire - La XXIV “Festa del Rinascimento” ha inizio la sera di sabato 10 giugno con il “Grande Corteo delle Contrade” e sono proprio le tre contrade del borgo - San Cristoforo, Porta Vecchia e Il Ghetto – a contendersi nei quindici giorni della festa le “chiavi” della città, sfidandosi in una serie di gare, cui il pubblico potrà assistere: la Gara Gastronomica, con la preparazione dal vivo di una ricetta della cucina rinascimentale, utilizzando gli ingredienti della tradizione umbra in una preparazione che poi viene sottoposta all'insindacabile giudizio della giuria designata da Slow Food Umbria; la Giostra dei Tamburi Sonanti, arricchita dallo spettacolo degli sbandieratori; il Grande Gioco dell’Oca, una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento; le Gare di Teatro in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630 rielaborato ed adattato. Novità di questa edizione saranno i Giochi delle Dame, una serie di prove riservate alle donne delle contrade di tutte le età che dovranno sfidarsi in giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate alle donne dell’epoca. Oltre alle dispute tra contrade, il pubblico viene coinvolto in un fitto calendario di iniziative collaterali.

Sempre sul filo conduttore delle “Trame”, si succedono diversi appuntamenti di approfondimento culturale, con l’intervento di esperti, incentrati sulla stagione rinascimentale tra sapere scientifico e raffinatezze estetiche, tra questi: domenica 11 giugno, l’incontro dal titolo “Trame: Moda e Costume nel Rinascimento”, domenica 18 giugno l’incontro con l’archeologo, speleologo, scrittore Roberto Nini dal titolo “Le trame dell'Inquisizione nella vita umbra del XVII e XVIII secolo”, mentre domenica 24 giugno l’appuntamento con la professoressa di Storia del Pensiero Scientifico presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense, Flavia Marcacci dal titolo “Le nuove trame della comunicazione scientifica: l'attualità dei Lincei a 400 anni de Il Saggiatore di Galileo". A chiudere la Festa del Rinascimento di Acquasparta, domenica 25 giugno il concerto di Musica Barocca eseguito a palazzo Cesi dall’Accademia dei Selvatici e, in serata, il Corteo finale e la proclamazione della Contrada Vincitrice.

Per maggiori informazioni: www.ilrinascimentoadacquasparta.it

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