UNA ROCCAFORTE “INESPUGNABILE” E DUE MOSTRE UNICHE - Il Forte di Bard, uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento dei primi del 1800, è costituito da
tre corpi di fabbrica posti su tre livelli diversi: l'
Opera Ferdinando, il più basso, l'
Opera Vittorio, il corpo mediano e il più alto: l'
Opera Carlo Alberto per un totale di
283 locali la maggior parte dei quali sono stati adibiti ad attività culturali. Mentre a circa metà della fortezza sorge l
'Opera Vittorio che ospita
Le Alpi dei Ragazzi, un percorso interattivo dedicato ai più giovani per avvicinarli all’alpinismo.
Infine in cima al rilievo il corpo più imponente è formato da una cinta su cui si appoggiano tutti i fabbricati e che racchiude al suo interno l'
Opera di Gola, con il relativo cortile e l'
Opera Carlo Alberto con il grande cortile quadrangolare. Al primo piano dell'Opera i è il Museo delle Alpi mentre al pianterreno si affacciano gli spazi dedicati alle mostre temporanee (Cannoniere, Cantine, Corpo di Guardia) e lo spazio Vallée Culture. E per chi ama i luoghi misteriosi ci sono anche le
24 celle delle Prigioni. Il Forte ospita anche
negozi, un’area ristoro, un bookshop e uno spazio interamente dedicato alle
eccellenze della tavola valdostana, dai biscotti alle marmellate, dai mieli ai vini, ai pregiati distillati.
Bene, una volta visitata la roccaforte è arrivato il momento di lasciarvi conquistare dall’unicità delle due mostre che il Forte ospita fino al 2 giugno. La prima mostra da visitare è sicuramente
Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia, allestita presso le sette sale delle Cannoniere. Il progetto presenta per la
prima volta raccolte in un unico evento, le
opere dal grande valore storico-artistico provenienti dal Monastero benedettino di Montserrat, località a pochi chilometri da Barcellona, in Catalogna. In mostra
cento capolavori, dal Romanico al Barocco, dall’Impressionismo all’Avanguardia, con omaggi particolari all’arte italiana e alla pittura antica spagnola.
Tra le opere esposte spiccano il San Gerolamo di Caravaggio, le tele di Gianbattista Tiepolo, Luca Giordano, Francesco Solimena, Andrea da Salerno, Pedro Berruguete, Marià Fortuny, Rembrandt e due capricci di Luigi Rossini mai esposti. A questi si aggiungono altri grandi maestri della storia dell’arte: Monet, Degas, Pisarro, Sisley, Rouault, Chagall, Braque, Marini, Hartung, Rusiñol, Picasso, Dalì, Tàpies, Poliakoff, Chanko, Le Corbusier e Subirachs. Mentre grazie alla mostra
“Wildlife Photographer of the Year 2013”, la prima tappa italiana del tour mondiale, potrete ammirare
100 scatti fotografici, tra cui l’immagine vincitrice, del famosissimo concorso londinese indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine. Per maggiori informazioni:
www.fortedibard.itTRA SPORT, NATURA E BUONI SAPORI – Lasciato il Forte e tutta la sua magia per gli amanti dello sci, a soli 15 km dalla fortezza , si trova il
comprensorio sciistico di Champorcher. Oltre 20 km di piste con 13 differenti tracciati in grado di soddisfare le diverse esigenze degli sciatori. Innevamento programmato su tutte le principali piste, sette impianti di risalita, baby park e snow park, pratica del free ride, sci alpinismo, sci di fondo. Allo sci preferite
paesaggi straordinari con una storia antica e affascinante? Bene il posto che fa per voi è la
strada romana delle Gallie che si trova tra l’
abitato di Donnas e Pont-Saint-Martin, costruita in tempi remoti per collegare Roma alla Valle del Rodano. La strada ha un fascino davvero particolare che trova il suo apice nel tratto di Donnas dove fu letteralmente intagliata dai Romani nella roccia viva per una lunghezza di 221 metri.
Emozionante ed insolita, qui la Via delle Gallie offre lo spettacolo di un passaggio ad arco di 4 metri di spessore, 4 metri d'altezza e quasi 3 metri di larghezza. Poco oltre, a Pont-Saint-Martin, ancorato alla viva roccia da entrambi i lati, si trova l'imponente ponte sul Lys alto 25 metri con la sua unica arcata larga 35 metri. Alla base sono visibili, scavati nella viva roccia, gli alloggiamenti per le travi lignee che hanno costituito l'impalcatura necessaria per la costruzione dell'arcata in pietra. Infine, per gli amanti della natura, merita una visita il
Parco Naturale del Mont Avic, che si sviluppa nella medio - alta valle del Torrente Chalamy, tra i comuni di Champdepraz e Champorcher. L'area oggetto di tutela è caratterizzata da aspetti paesaggistici estremamente suggestivi e da ambienti modificati in misura del tutto marginale dall'attività dell'uomo. Sono presenti oltre
30 specchi d'acqua; oltre un terzo dell'area protetta è ricoperto da vaste foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio.
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