Alla scoperta delle tartarughe palustri con il WWF
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Un weekend speciale per avvicinarsi a due specie protette: l’europea Emys orbicularis e l’endemica siciliana Emys trinacris
<p>Foto Stefania D'Angelo</p> © ufficio-stampa
Sabato 19 e domenica 20 settembre è possibile assistere, grazie a ricercatori e naturalisti, alla nascita delle tartarughe d'acqua dolce che in queste settimane stanno venendo al mondo in alcuni centri di riproduzione protetti.
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Nel secolo scorso, le testuggini palustri hanno subito un forte declino in tutta Italia e le principali minacce per la loro sopravvivenza sono riconducibili alla bonifica e all'alterazione delle zone umide e dei circostanti habitat terrestri; a ciò si aggiunge una grossa mortalità dovuta al traffico stradale, a causa anche della costruzione di strade che hanno contribuito a frammentare gli habitat e ad isolare popolazioni costrette di conseguenza a un grave declino numerico.
Nelle Oasi WWF di Valle Averto (Veneto), Cave di Noale (Veneto), La Francesa (Emilia Romagna), Le Bine (Lombardia – per le Trachemys), Serranella (Abruzzo), Persano (Campania), Policoro (Basilicata), lago Preola Gorghi Tondi (Sicilia), “Centro recupero Emys” di Albenga (Liguria) è possibile vedere dal vivo le testuggini palustri sia le nostrane Emys, che la invasiva Trachemys.
Nelle Oasi WWF “La Francesa” (Emilia Romagna)”, oasi WWF Lago Preola e Gorghi Tondi (Sicilia) e nel centro della provincia di Savona Albenga (Liguria) vi sono tre importanti centri per la riproduzione dove in queste settimane si stanno schiudendo le uova e, con un po' di fortuna, è possibile assistere all'evento.
Per maggiori informazioni, www.wwf.it