Alla scoperta del territorio attraverso i racconti di chi lo ha vissuto nell'intimo
© Ufficio stampa
Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano annuncia la sua adesione al progetto ambizioso de “Il Parco nel mondo”, nell'ambito di Expo 23015. L'appuntamento è per sabato 26 settembre alle ore 18.30, a Milano, nella location del Mondadori Multicenter di via Marghera. Il progetto è ideato e promosso dal Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano in partnership con la Filef Basilicata. L'iniziativa intende far conoscere al mondo le bellezze dell'Appennino attraverso la voce di chi si è distinto per un talento particolare, ma che resta ancorato alle radici della propria terra continuando a promuoverla attraverso la propria voce.
Il Parco Tosco-Emiliano è stato il primo ad aver intuito che la presenza nel mondo di “cittadini affettivi”, attaccati alle proprie origini, poteva divenire un modo per far conoscere e scoprire luoghi di grande valore culturale e naturale. Con il progetto “Il Parco nel mondo”, infatti, l’emigrazione di donne e uomini si trasforma in un punto di forza e non più di debolezza ed è un’opportunità di sviluppo per le località di tutta Italia. La sfida del progetto è quella di recuperare i rapporti con coloro che se ne sono andati in passato, ravvivare il loro sentimento per le bellezze della loro terra perchè possano tramandarle ai loro figli e nipoti.
Alla base del progetto c’è anche il coinvolgimento delle comunità locali che a loro volta devono riappropriarsi delle tradizioni e animare questi piccoli borghi rendendoli disponibili a coloro che scelgono ogni anno di ritornare per riscoprire ogni volta le proprie radici.
La manifestazione milanese prevede, oltre a una tavola rotonda e un incontro dibattito, la performance dell'attrice aterina Pontrandolfo, che attraverso il canto racconta la Lucania e tenta di far riaffiorare la cultura musicale ancestrale della sua terra. L’attrice, mediante la sua voce, “ritaglia e incastona nel canto il mondo femminile lucano a cui molte delle melodie sono demandate (ninna nanne, canti all’ altalena, di trebbiatura, di raccolta, tarantelle). Racconta “il mondo sommesso delle voci delle donne, delle contadine: piccoli gioielli della cultura contadina lucana al ritmo e al ciclo delle stagioni e del lavoro contadino, con il suo succedersi di nascite, feste, lutti, i canti del gioco e del lavoro”.
L’iniziativa si concluderà con una raffinata e delicata degustazione a base di tipicità lucane.