Sapori d’Italia

La Sicilia celebra il carciofo

A Ramacca (Catania) due weekend con il delizioso ortaggio

29 Mar 2016 - 13:51
 © Ufficio stampa

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Dal primo al dolce, tutto rigorosamente a base di carciofi. Naturalmente non di un carciofo qualsiasi, ma di “Violetto Ramacchese”, la pregiata qualità coltivata da secoli nelle campagne di Ramacca, in provincia di Catania. E’ qui che per due fine settimana consecutivi – dall’1 al 3 e dall’8 al 10 aprile – si celebra la sagra del “Violetto Ramacchese” un ortaggio che affonda le sue radici, è il caso di dirlo, nella storia millenaria della Sicilia.

Furono Teofrasto, 300 anni avanti Cristo, nella sua “Storia delle piante” e poi Marco Gavio Apicio, gastronomo dell’antica Roma con il suo “De Coquinaria”, a tratteggiare la storia e l’uso in cucina di questo cardo considerato, all’epoca, anche un potente afrodisiaco. Lo stesso ortaggio che ci godiamo oggi, proposto nella sagra di Ramacca in connubio con fusilli e ricotta, oppure sotto dorma di frittata con carciofi e verdure, o ancora insieme a salsicce al cuore di carciofo e persino in un dolce alla crema di carciofo: sono questi i buoni sapori che assieme al famoso pane di Ramacca, al vino rosso locale e alle arance rosse della zona, accolgono i palati fini che convergono in paese.

Ramacca, curioso crocevia di dialetti, abitudini e tradizioni, è nota in tutta l’isola per l’ospitalità dei suoi abitanti, tanto da essere chiamata “paese dei forestieri”. E la cucina locale non può che essere la sintesi delle culture e delle tradizioni che sono via via andate approdando a Ramacca nel corso dei secoli.

Informazioni su: www.sagradelcarcioforamacca.it/

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