Per festeggiare la Pasqua

Bormio: i Pasquali e il Giardino del Tempo, fra tradizione e rinascita

Appuntamento domenica 20 aprile per una sfilata storica tra carri, portantine allegoriche e costumi tipici, in un evento amatissimo

18 Apr 2025 - 05:45
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© Ufficio stampa  |  Bormio, i Pasquali. Foto: Enrico Pozzi
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© Ufficio stampa |  Bormio, i Pasquali. Foto: Enrico Pozzi

© Ufficio stampa |  Bormio, i Pasquali. Foto: Enrico Pozzi

Domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, Bormio fa rivivere nella tradizionale sfilata dei Pasquali una tradizione antica e molto amata, in cui il paese si stringe attorno alla sua storia e ai suoi valori più profondi. I Pasquali sono complesse portantine allegoriche a tema religioso, realizzate con grande passione dai giovani bormini durante i mesi invernali e portate a spalla lungo le vie del borgo la mattina di Pasqua, accompagnate da donne e bambini in abiti tradizionali. Si tratta di un momento di festa per tutta la comunità e per i turisti presenti in vacanza. Quest’anno i Pasquali si arricchiscono di un luogo speciale: il Giardino del Tempo, situato all’interno del Palazzo De Simoni, un angolo di quiete in cui si fondono storia, paesaggio e tradizione, in cui cittadini e visitatori potranno  riscoprire il valore del tempo e del legame con la propria terra.

CHE COSA SONO I PASQUALI - I Pasquali sono delle portantine a tema religioso, realizzate durante l’inverno dai cinque “Reparti”, le contrade locali, e portati a spalla lungo le strade del paese la mattina di Pasqua. Addetti al trasporto sono i “pasqualisti”, generalmente i giovani del paese, seguiti dalle donne, bambini e anziani della contrada, tutti abbigliati con i costumi tradizionali in un festoso corteo che anima la mattina della domenica di Pasqua. La sfilata costituisce anche una competizione tra le contrade del paese (Maggiore, Dossorovina, Buglio, Combo, Dossiglio), in lizza tra loro per vincere il riconoscimento di miglior Pasquale. Le portantine vengono progettate e costruite dai giovani del Reparto i quali si adoperano con tutta la loro capacità di progettazione e di creazione, sfruttando la loro abilità di falegnami, fabbri e artigiani. Tutto è studiato nei dettagli, dal significato religioso del Pasquale, fino alla sua lavorazione e decorazione. La tradizione dei Pasquali risale con tutta probabilità ad antichi riti pre-cristiani legati alla pastorizia e all’agricoltura di montagna: in tempi antichissimi, in tutta la Valle era diffuso un rito propiziatorio nel quale veniva sacrificato un agnello, grazie al quale la comunità si lasciava alle spalle i rigori dell’inverno. La tradizione, associata al giorno di Pasqua, ha perso il suo carattere cruento, sostituendo al sacrificio una semplice benedizione in chiesa di un agnellino addobbato con nastri e fiori. Alcune testimonianze del Seicento riferiscono la consuetudine secondo cui, nel giorno di Pasqua, si cucinava carne d’agnello da distribuire nella piazza centrale del paese, mentre alla  fine dell’Ottocento è stato introdotto il rito della benedizione dell’agnello vivo. Da qui è nata la gara tra i Reparti per adornare al meglio il proprio animale; a oco a poco si è incominciato ad adagiare gli agnellini su portantine di muschio addobbate e da lì si è arrivati ai Pasquali così come vengono celebrati oggi.

 IL PROGRAMMA DEI PASQUALI 2025 -  Ecco come si svolgono i Pasquali del 20 aprile 2025:
- entro le ore 8.45 della domenica di Pasqua: raduno dei partecipanti in piazza V Alpini
- ore 10.00: inizio sfilata per le vie del paese (via Al Forte, via San Vitale, via Roma, piazza Cavour/Kuerc)
- ore 11.30: Benedizione degli agnelli e dei Pasquali in piazza Cavour/Kuerc (dove i Pasquali rimarranno in esposizione fino al lunedì di Pasquetta, 21 aprile 2025)
- ore 17.00: Premiazione in piazza Cavour/Kuerc del Pasquale vincitore

NOVITÀ 2025: IL GIARDINO DEL TEMPO – È un luogo di incontro dedicato alla bellezza della montagna,  un’oasi di quiete immersa nella natura, in cui storia e paesaggio si fondono in perfetta armonia. Grazie a nuovo approccio di valorizzazione, il giardino vuole costituire uno spazio pubblico polifunzionale, destinato ad avere un ruolo di riferimento per eventi e incontri aperti alla comunità, anche in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026. Grazie a un intervento di valorizzazione portato avanti da Braulio, il Comune di Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio, il giardino del Palazzo De Simoni, sede del Museo Civico, si presenterà in una nuova veste: Il progetto restituisce, grazie ad un attento lavoro di valorizzazione, la volontà di preservare la genuinità e l'essenza storica del luogo, utilizzando metodi tradizionali di costruzione e materiali autoctoni, nella ricerca di una perfetta simbiosi tra l’aspetto originale e l'armonia con l’ambiente alpino circostante. L’esperienza dei visitatori si snoderà attraverso diverse aree strettamente connesse tra loro, con installazioni artistiche, un palco per incontri e attività aperte alla comunità, sedute e tavoli per il relax. Nascerà, inoltre, uno spazio botanico, realizzato e curato dal Parco Nazionale dello Stelvio. Il Giardino diventerà un invito a rallentare i ritmi e a vivere un’esperienza autentica, immergendosi nella bellezza del luogo e della natura circostante.

Se i Pasquali rappresentano la forza delle radici e della comunità, il Giardino del Tempo racconta la capacità di Bormio di custodire e rinnovare la propria identità, offrendo uno spazio che invita a rallentare e immergersi nella bellezza autentica della natura e della storia locale.

Tutte le info su: www.bormio.eu/it/i-pasquali

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