Piemonte

Carnevale estivo: Galleggia non Galleggia a Casale Monferrato

Ognuno si costruisce la sua imbarcazione con materiali improvvisati tra spirito di competizione e goliardia

21 Lug 2024 - 06:00
Galleggia non Galleggia - ph Arianna Pasino © Ufficio stampa

Galleggia non Galleggia - ph Arianna Pasino © Ufficio stampa

Casale Monferrato: barche di cartone sul Grande Fiume, ovvero il Po. Non è uno scherzo, anche se le risate di sicuro non mancheranno. Torna Galleggia non Galleggia, la kermesse che, con ogni agonismo messo al bando, si appresta a celebrare la sua ottava edizione all’imbarcadero di viale Lungo Po Gramsci domenica 28 luglio.

Galleggia non Galleggia a Casale Monferrato

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© Ufficio stampa  | Panoramica dell'imbarcadero - ph Davide Giovinazzo
© Ufficio stampa  | Panoramica dell'imbarcadero - ph Davide Giovinazzo
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© Ufficio stampa | Panoramica dell'imbarcadero - ph Davide Giovinazzo

© Ufficio stampa | Panoramica dell'imbarcadero - ph Davide Giovinazzo

GALLEGGIARE - Galleggiare è l’unica cosa che conta in questa iniziativa ed è anche il mantra del carnevale estivo di Casale Monferrato, Galleggia non Galleggia, organizzato dall’associazione Amici del Po, all’insegna di Galleggia non Galleggia, organizzato dall’associazione Amici del Po, che promettono una giornata intera di divertimento, di sorrisi, di applausi e di travestimenti. Galleggia non Galleggia non ha coppe, ma ogni anno vengono invitati ad assistervi amici dell’associazione: fanno parte della giuria, incaricata di scegliere quali imbarcazioni e quali equipaggi avranno incarnato al meglio lo spirito di goliardia e fantasia della kermesse. Quest’anno la compongono i giornalisti Marina Maffei, Brunello Vescovi, la crew del Collegio Dementi, l’influencer Roberta Nosengo, la comunicatrice Laura Gobbi, l’esperto di vintage Carlo Menighetti e il giovane rapper Roma.

BARCHE E NAUFRAGI - Fin dalle prime ore del mattino l’ampio prato dell’imbarcadero di lungo Po Gramsci, a pochi passi dal centro di Casale Monferrato, si trasformerà in una distesa brulicante di centinaia di persone intente a realizzare, con il cartone e il nastro adesivo fornito dagli organizzatori, decine e decine di imbarcazioni in grado di solcare, almeno nelle intenzioni le acque del fiume, lungo un percorso segnato da boe. La sfida è raggiungere il traguardo ma, se così non fosse, fare in modo che il naufragio avvenga in maniera coreografica e spiritosa. Galleggia non Galleggia, fin dal 2015, anno della prima edizione, non ha vincitori: chiunque scelga di partecipare a questo gioco collettivo può legittimamente considerarsi un campione e per questo gli Amici del Po come sempre consegneranno a tutti i partecipanti, al momento del loro arrivo, alcuni omaggi legati all’eccellenza dell’enogastronomia locale.

COME GAREGGIARE - Partecipare a Galleggia non Galleggia è sempre possibile come spettatori (l’accesso all’intera area è libero) ma è ancora possibile anche come “marinai della domenica”. Sul sito è presente il modulo per assicurarsi questa possibilità. Le iscrizioni chiuderanno ufficialmente alle ore 15 di sabato 27 luglio, il giorno prima della manifestazione. Sul sito è presente e consultabile anche il regolamento. Una chance di prendere parte all’evento ci potrebbe essere anche per i ritardatari minuto che potranno, presentandosi all’imbarcadero tra le 7.30 e le 8.30 di domenica, provare a verificare se ci saranno ancora posti per cimentarsi in prima persona nell’evento.

SICUREZZA E RESPONSABILITÀ - Galleggia non Galleggia è un evento cresciuto nel corso delle edizioni. Per questo oltre all’attenzione alla sicurezza di tutti i partecipanti, possibile grazie alla collaborazione con Croce Rossa (e il suo gruppo Opsa in acqua) e l’associazione nazionale Carabinieri, si presta particolare cura all’ambiente, con l’attenta raccolta e differenziazione di tutti i materiali utilizzati durante la giornata (anche per quanto riguarda le imbarcazioni “naufragate”, che vengono rapidamente trasportate a terra) e all’inclusione: la radio ufficiale, presente con uno stand all’imbarcadero, è Radio in Fiore, un progetto sociale che vuole dare voce a chi non ce l’ha. Un’ulteriore novità è la collaborazione, nello staff di volontari impegnati – circa 80 nell’arco della giornata – di alcuni ragazzi e ragazze della comunità Renacer. Durante tutta la giornata, nell’area dell’evento, sarà presente una proposta food & beverage, per offrire a partecipanti e spettatori il massimo comfort. 

Per maggiori informazioni: www.amicidelpocasale.it

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