© ente del turismo
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Una cerimonia suggestiva che suggella il legame profondo tra la città e l’Adriatico
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Cervia celebra da oltre mezzo secolo il suggestivo rito dello Sposalizio del Mare, una festa che affonda le sue origini nella leggenda e che quest’anno giunge alla sua edizione numero 579. A seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito l’Emilia Romagna, il calendario delle iniziative è stato cambiato e quest'anno viene proposto in forma ridotta domenica 28 maggio.
Domenica 28 maggio - Lo Sposalizio del Mare viene proposto domenica con un programma ridotto. L’evento si svolgerà con la sola cerimonia in mare alla presenza delle autorità. Non si terrà il corteo storico, non ci saranno eventi collaterali e non saranno in mare i pescatori dell’anello, sia per rispetto alle persone che si sono trovate in una situazione critica e difficile in questi giorni, sia per permettere a chi è impegnato per l’emergenza di continuare a lavorare per affrontare le criticità. Si potranno anche visitare le mostre “Obey Make Art not War” al magazzino del sale (ore 10.00-21.00 e “Il sale in una Parola” a MUSA, museo del sale (ore 14.30-19.00 ). Mancherà invece lo stand del circolo pescatori “La Pantofla". Il rito in mare, da secoli propiziatorio ad un anno positivo per la città ed i suoi abitanti, sarà trasmesso in diretta facebook.
Le origini - Lo Sposalizio del Mare affonda le sue origini in un fatto sospeso fra leggenda e realtà. Si narra che nel 1445 il Vescovo di Cervia Pietro Barbo, durante il suo viaggio di ritorno da Venezia fu sorpreso da una terribile tempesta di mare. Per invocare l’aiuto divino e placare i flutti, il Vescovo si raccolse in preghiera, benedisse le acque e lasciò cadere tra le onde come pegno il suo anello pastorale. La tempesta si calmò e la nave poté far ritorno sana e salva con tutto il suo equipaggio. Il Vescovo allora promise che ogni anno nel giorno dell’Ascensione avrebbe celebrato questo evento con una cerimonia solenne. Pietro Barbo nel 1464 divenne Papa con il nome di Paolo II, ma continuò a portare nel cuore questa esperienza, tanto che fece erigere nei giardini di Palazzo Venezia, una fontana intitolata allo Sposalizio del Mare di Cervia. Da quel lontano 1445 lo Sposalizio del Mare si ripete tutti gli anni in una magica atmosfera sospesa tra passato e presente, con parole di rito che benedicono i cervesi, le acque del Mare Adriatico e le imbarcazioni che lo frequentano.
Il rito e le celebrazioni - La domenica pomeriggio è il momento centrale della festa, con il maestoso corteo storico di figuranti in abiti quattrocenteschi che accompagna all’imbarco il vescovo e le autorità civili; una solenne processione di barche li accompagna in mare per rinnovare il rito dell’Anello. La Dama dell’anello, figura centrale del corteo perché accompagna la vera nuziale fino al momento del lancio in mare, viene accompagnata dal Podestà. Il Vescovo, una volta in mare, benedice le acque e lancia l’anello nuziale fra le onde: qui si trovano i migliori nuotatori cervesi, pronti a recuperarlo. Pescare l’anello è infatti presagio di fortuna e di prosperità. La sera poi è il momento della Cuccagna sull’acqua presso il Porto Canale.
Per maggiori informazioni: www.turismo.comunecervia.it