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Occasioni per scoprire alcuni dei 60 tipi di miele italiano e per visitare i territori di produzione, ricchi di storia, cultura, arte e tradizioni
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Le Città del Miele presentano, fino a dicembre, un’agenda ricca di appuntamenti con feste e sagre in tante regioni italiane.
Si tratta di una golosa occasione per assaggiare diversi tipi di miele e altri prodotti dell’alveare e per scoprire piccoli borghi e territori, tutti ricchi di arte, cultura, natura e tradizioni, durante un fine settimana o una gita fuori porta.
Le Città del Miele - L’associazione delle Città del Miele è la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Fin dalla sua nascita, nel 2001, collabora, a livello locale con il mondo dell'apicoltura sviluppando un’agenda nazionale di eventi organizzati nelle città associate. Un impegno che, nell’arco di vent’anni, è stato fondamentale per far conoscere i mieli della penisola e che ha consentito a più di 5 milioni e mezzo di consumatori di conoscere, degustare e scoprire la qualità e la diversità dei numerosi e diversi mieli italiani.
Italia al top - In Italia, per quanto riguarda il miele, c’è solo l’imbarazzo della scelta, dato che è l’unico paese al mondo che ne vanta ben 60 tipi diversi: si passa dai mieli di montagna, come quello di rododendro, al miele di girasole, tipico del Centro Italia, per arrivare fino al Sud con i mieli di arancio, zagara e di eucalipto, tipici della Sicilia, con molte prelibatezze particolarmente pregiate, come il miele di corbezzolo, tipico della Sardegna. Il miele diventa un mezzo per scoprire il nostro Paese da un punto di vista diverso, quello dell’amore per la terra e i suoi frutti, del rispetto dell’ambiente, e in questo caso delle api, il cui ruolo di impollinatore è fondamentale per le colture alimentari e dunque per la nostra esistenza.
Di seguito gli eventi autunnali delle Città del Miele.
Ottobrata - Zafferana Etnea (Catania) - Tutte le domeniche di ottobre
Giunta alla 43a edizione, l’Ottobrata Zafferanese è uno degli eventi gastronomici più importanti del Sud Italia. Questa mostra-mercato famosa in tutto il mondo è molto amata dai catanesi e non soltanto. È suddivisa in più sagre che si svolgono durante i fine settimana: dell’uva, dei funghi, delle castagne e, naturalmente, del miele tipico della zona tra cui spiccano quelli di zagara, arancio, castagno, eucalipto, limone, fico d’india e millefiori. L’edizione di quest’anno volge lo sguardo al mondo green con un’area dedicata al gluten free e con stoviglie monouso biodegradabili al 100%. Non mancano chef che deliziano i visitatori con degustazioni e ricette creative, anche a base di miele.
Da non perdere - Il patrimonio territoriale della città di Zafferana Etnea è molto vasto, con incredibili monumenti architettonici che si trovano nel centro storico, fino a estendersi in un ampio paesaggio che arriva fino al cratere principale dell’Etna, raggiungibile attraverso vari sentieri nei boschi.
Miele a tavola - Il miele di fico d’India, tipico della Sicilia, dal colore chiaro e dal sapore estremamente dolce, si abbina a formaggi dal sapore molto intenso e stagionati.
Fiera nazionale I Giorni del Miele - Lazise (Verona) 6-8 ottobre
Tra le manifestazioni storiche più significative del miele italiano, dopo quella di Montalcino, I Giorni del Miele giunge quest’anno alla 43a edizione. In un’incantevole posizione sul Lago di Garda, la fiera nazionale propone in 2.400 mq di area espositiva, mieli provenienti da tutto il territorio locale, nazionale e anche dall’estero come quelli di rododendro, tarassaco, tiglio e castagno e naturalmente macchine e attrezzature dedicate, editoria di settore. Previsti anche laboratori didattici, mostre fotografiche, incontri e anche premi a mieli regionali e nazionali. Nel 2001 questa fiera ha dato vita all’associazione Le Città del Miele.
Da non perdere - Una passeggiata sul lungolago, considerata una delle più belle di tutto il Garda, con fotografie obbligatorie nel caratteristico porticciolo. Edificio simbolo è l’Antica Dogana Veneta, monumentale costruzione del Trecento.
Miele a tavola - Il miele di tiglio, dal colore chiaro e dorato e dal sapore dolce, per la sua consistenza molto fluida è perfetto per dolcificare tisane, tè e altre bevande.
Sagra del Miele - Sortino (Siracusa) 6-8 ottobre
Appuntamento storico del miele siciliano: oltre ad assaggiare i prodotti degli apicoltori della zona, come i mieli di timo, eucalipto, zagara e naturalmente millefiori, questa sagra è un’occasione per provare tantissime prelibatezze: dai sanfurricchi, le caramelle più antiche del mondo, la cui preparazione si tramanda da secoli di generazione in generazione, lo Spiritu de’ Fascitrari, un distillato degli apicoltori al quale si aggiunge un decotto di miele e di aromi, le sfingi, le palline fritte e passate nello zucchero, fino al famoso pizzolo sortinese, una pizza farcita anche in versione dolce, con ricotta e miele. E mostre, esposizioni, spettacoli e tanta musica…
Da non perdere - Notevole esempio di barocco siciliano, le cui vicende sono legate alla nobile famiglia dei Moncada e successivamente agli eredi di Modica. Nelle vicinanze, la necropoli rupestre di Pantalica, oltre 5000 grotte scavate da ominidi, forse già dai primi uomini di Neanderthal.
Miele a tavola - Il miele da zagara di arancio, dal colore chiaro e dal gusto fresco, ha effetti rilassanti e si usa per contrastare ansia e insonnia. Si consiglia l’abbinamento con formaggi freschi come scamorza, caciocavallo e mozzarella.
I mieli di Alpe Adria - Sacile (Pordenone) 7-8 ottobre
Terza edizione per I Mieli di Alpe Adria, con tanti espositori provenienti dai consorzi provinciali degli apicoltori di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Nel corso della due giorni, anche mini corsi per piccoli apicoltori e incontri a tema miele e dintorni. Acacia, castagno, millefiori e marasca sono alcuni dei mieli che si trovano in quest’area.
Da non perdere - Sacile, bagnata dal fiume Livenza, è soprannominata “il Giardino della Serenissima”, per le sue atmosfere veneziane. I suoi numerosi palazzi cinquecenteschi la rendono una città rinascimentale per eccellenza. Sontuoso il Duomo di San Nicolò, patrono della città e della navigazione fluviale.
Miele a tavola - Il miele di marasca è tipico dell’area del Carso triestino. Il suo gusto è molto particolare perché amarognolo con aroma di mandorle, dal colore ambrato e riflessi rossastri. Si abbina bene ai formaggi di capra e agli erborinati.
Sagra del Miele - Châtillon (Aosta) 28-29 ottobre
L’ultima domenica di ottobre, Châtillon diventa capitale del miele e le vie del borgo ospitano produttori locali di Miel du Val d’Aoste, che espongono sulle bancarelle i loro prodotti. Non mancano dolciumi e altre prelibatezze realizzate con l’oro giallo e in questi giorni si svolge la premiazione del concorso regionale dedicato ai mieli valdostani, che vede in gara miele millefiori chiaro e scuro, di rododendro, di tiglio, di tarassaco e di castagno. Nell’ex Hotel Londres, nei pressi del municipio, si trova il Museo del Miele che racconta la storia dell’apicoltura valdostana attraverso le attrezzature utilizzate.
Da non perdere - Sicuramente nei tempi antichi Châtillon era uno dei borghi più importanti della regione. Lo testimonia la presenza di numerosi castelli e torri, come il Castello Gamba, dei primi anni del ‘900 che ospita il museo di arte moderna contemporanea.
Miele a tavola - Il millefiori di montagna, molto utile per l’apparato digerente, viene impiegato in diverse ricette, anche per preparare un ottimo sugo per la pasta, con pomodori secchi, mandorle tostate e capperi.
Mielinumbria - Foligno (Perugia) 5-6 novembre
Tutta la dolcezza del miele umbro e dei prodotti dell’alveare in questa mostra mercato tra le più importanti in Italia, che si svolge nella suggestiva cornice di Palazzo Trinci. In programma anche degustazioni guidate, show cooking, convegni sull’apicoltura, laboratori per i bambini per imparare a fare le candele in cera e conoscere meglio il mondo delle api. Non manca anche una sezione per gli addetti ai lavori con forum e convegni per approfondire le tematiche legate al miele e al mondo delle api. Acacia, millefiori e castagno i mieli più diffusi in regione.
Da non perdere - Pregevole il centro storico che conserva edifici religiosi e palazzi di grande pregio, partendo da Piazza della Repubblica, centro della vita sociale già dal Medioevo, con palazzo Trinci, oggi Museo della Città, il Duomo di san Feliciano e palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia.
Miele a tavola - Le castagnole sono un dolce tipico del periodo di Carnevale: dei soffici bignè fritti cosparsi di miele all’acacia.
Per maggiori informazioni: www.cittadelmiele.it