Splendide e imponenti alla luce del giorno, le sculture si ammantano di ombre anche bizzarre nella penombra e nell'oscurità della sera: le sculture si ergono infatti negli angoli più suggestivi dei due centri di vacanza sulle Dolomiti. La materia prima di partenza è semplice: la neve. Per lavorarla ci si arma invece di strumenti un po' inquietanti, come filo spinato, seghe e palette. L'equipaggiamento richiede poi stivali di gomma, paraorecchie e guanti. E per plasmare, modellare e lisciare c'è solo l'acqua, che alle rigide temperature della montagna gela in poco tempo.
I 30 artisti, suddivisi in dieci squadre, sono chiamati a dare libero sfogo alla loro creatività e fantasia realizzando la loro opera a partire da un cubo di neve pressata e ghiacciata di 3x3x3 metri. Per modellare e plasmare la neve con i loro attrezzi hanno a disposizione tre giorni. Allo scadere del tempo i turisti ospiti delle due località scelgono la loro scultura preferita.
Le sculture in ghiaccio possono essere ammirate anche di sera grazie a un apposito impianto di illuminazione. Le immagini contenute nella fotogallery si riferiscono alle opere realizzate nell'edizione dello scorso anno.
Per saperne di più sito Internet www.snow-festival.com.