© Ufficio stampa | Ferrara
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Una stagione ricchissima di eventi e mostre: pittura, cinema, fotografia, video arte e collezionismo
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Da Masaccio a Hayez, da Bertozzi & Casoni a Italo Zuffi, da Fontana a Baj, da Erwitt a McCurry, da Pier Paolo Pasolini a Lucio Dalla, dai vetri Rinascimentali alle moto bolognesi, da Fotografia Europea ad Arte Fiera: in Primavera l’arte in Emilia Romagna fiorisce in ogni sua espressione, con un calendario di proposte unico in Italia per ricchezza, qualità e originalità.
Per un weekend, o per le vacanze di Pasqua, ogni Città d’Arte della regione presenta una o più mostre: sono un’occasione in più per visitare anche magnifici monumenti e assaggiare l’ottima cucina tipica dell’Emilia-Romagna.
Arte antica e contemporanea - Masaccio, Perugino, Tiziano, Tintoretto, Canova, Hayez, Delacroix, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Bill Viola sono alcuni degli artisti annunciati per la grande mostra dedicata alla Maddalena che si apre ai Musei San Domenico di Forlì; Guercino, Banksy, Ontani, Guttuso, Vedova, Paladino, Majoli, Roversi sono quelli che saranno esposti a Ravenna grazie al riallestimento delle Collezioni del MAR; Klimt è protagonista, di nuovo, a Piacenza con una mostra a lui dedicata; la Fondazione Magnani Rocca apre la mostra su Lucio Fontana; Bologna celebra Pier Paolo Pasolini con una grande mostra nel rinnovato Sottopasso Rizzoli in Piazza Maggiore; Elliott Erwitt e Steve McCurry portano le loro celebri fotografie a Riccione…Sono solo alcune delle grandi mostre di Primavera che apriranno nelle Città d’Arte dell’Emilia-Romagna, pronte ad accogliere il pubblico degli appassionati tra magnifici monumenti e soste golose nelle tante osterie e ristoranti stellati di cui la regione è ricca.
Rassegne e celebrazioni - Tornano anche le grandi rassegne dedicate all’arte: Fotografia Europea a Reggio Emilia, Mercanteinfiera a Parma e Arte Fiera a Bologna. Per quanto riguarda il collezionismo sono tre le mostre originali da vedere a Bologna e a Modena: rispettivamente i Vetri nel Rinascimento, le moto bolognesi e i Sillabari antichi. Al MEIS di Ferrara prosegue l’importante mostra sull’ebraismo “Oltre il Ghetto. Dentro&Fuori” mentre al MIC di Faenza l’evento “Gioia di ber” espone le ceramiche per l’acqua e il vino dall’antichità al design moderno. Al via diverse celebrazioni: si festeggiano a Bologna i cento anni di Pier Paolo Pasolini e i dieci anni dalla morte di Lucio Dalla, mentre Modena rende omaggio al caricaturista Umberto Tirelli a 150 anni dalla nascita. Spazio al contemporaneo sempre a Bologna grazie ad Arte Fiera, che alzerà il sipario in maggio, e alle mostre sul contemporaneo, da Italo Zuffi a Bertozzi & Casoni. Torna la fotografia internazionale a Reggio Emilia con Fotografia Europea e il Novecento nell’arte e nel design con Mercanteinfiera a Parma.
A Bologna omaggio a Pasolini e Dalla - “Folgorazioni figurative” è il titolo della mostra che si terrà dal 1° marzo fino al 16 ottobre, nel centenario dalla nascita dell’artista, nei nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo. A cura di Marco Antonio Bazzocchi (Alma Mater Studiorum Università di Bologna) e Roberto Chiesi (responsabile Centro Studi Pier Paolo Pasolini), Gian Luca Farinelli (direttore Cineteca di Bologna), la mostra espone le riproduzioni pittoriche e i testi di Pasolini, accanto ad audiovisivi comprendenti sequenze dei suoi film e dei suoi interventi. Il percorso cercherà di disegnare quello sguardo pasoliniano, formato da Roberto Longhi, che ritroviamo nelle sue opere cinematografiche, analizzato secondo un ordine cronologico: dall’esordio, nel 1961, con Accattone, all’ultimo Salò o le 120 giornate di Sodoma, uscito postumo a poche settimane dall’omicidio di Pasolini, avvenuto il 2 novembre 1975. Dal 4 marzo, al Museo Civico Archeologico si alza il sipario su un altro grande artista bolognese. “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” è la prima grande mostra a lui dedicata e rappresenta l’avvio delle celebrazioni del cantante nel decennale della scomparsa e degli 80 anni dalla nascita che ricorreranno nel 2023.
A Ferrara “Oltre il ghetto” - Il MEIS - Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoa di Ferrara ospita fino al 15 maggio l'esposizione “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori”. La mostra ripercorre la storia degli ebrei italiani nel periodo che va dal confinamento all'interno dei ghetti (con l'istituzione del primo, a Venezia, nel 1516) all’inizio del Novecento, con materiali e opere eterogenee provenienti da tutta Italia e dall'estero. Come l'imponente dipinto “Ester al cospetto di Assuero” di Sebastiano Ricci – prestito del Palazzo del Quirinale – o l’interno della sinagoga di Livorno di Ulvi Liegi e il Ritratto di Giuseppe Garibaldi ad opera di Vittorio Corcos; o ancora come la porta dell'Aron Ha-Qodesh, l'Armadio sacro dorato in legno intagliato, di una delle sinagoghe del ghetto di Torino e le testimonianze di impegno personale, come, per esempio, il baule della crocerossina Matilde Levi in Viterbo.
La Maddalena nella grande mostra di Forlì - Non c’è grande artista che non abbia parlato della Maddalena. E così il più grande mito femminile della nostra storia, la figura misteriosa ed equivocata, Maria Maddalena, è al centro della nuova grande mostra allestita a Forlì che la Fondazione Cassa dei Risparmi propone per il 2022 nella sale dei Musei San Domenico dal 27 marzo al 10 giugno. 'Maddalena. Il mistero e l’immagine’ è il titolo di un percorso espositivo, con oltre 200 opere provenienti da tutti i più importanti musei al mondo, che parte dal III secolo d.C. per arrivare al Novecento. Tra i grandi maestri presenti in mostra, affascinati dalla figura della Maddalena, sono presenti Masaccio, Crivelli, Van der Weiden, Bellini, Perugino, Barocci, Savoldo, Mazzoni, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Domenichino, Lanfranco, Mengs, Canova, Hayez, Delacroix, Böcklin, Previati, Rouault, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Sutherland, Bill Viola.
Ravenna, le collezioni rinnovate - Il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna presenterà a Pasqua il riallestimento delle sue Collezioni, dalle opere seicentesche, come il dipinto di San Romualdo di Guercino, alla collezione dei mosaici moderni con un focus particolare sull’arte contemporanea e sulla fotografia, fino alle nuove acquisizioni come Flower Thrower di Banksy e il cortometraggio Esodo di Alex Majoli. Il racconto sul mosaico contemporaneo passa attraverso il nucleo di opere storiche del 1959 di Afro, Capogrossi, Campigli, Mathieu, Mirko, Guttuso e Vedova, approda al contemporaneo di Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Piero Gilardi e alle nuove sperimentazioni come quelle di Marco Bravura, Marco De Luca, Caco3, Paolo Racagni, fino a quelle più lontane dalla tradizione come per Riccardo Zangelmi, Francesca Pasquali e Omar Hassan. Non mancherà la fotografia, dagli scatti futuristi di Carlo Ludovico Bragaglia a quelli di Dino Pedriali, Oliviero Toscani e Paolo Roversi.
Per maggiori informazioni: www.visitemilia.com