Da venerdì 5 Maggio tante emozioni a pedali in un festival a due ruote con artisti, musicisti, attori, giornalisti, opinionisti e gregari
di Ludovica Casellati© ufficio-stampa
Da sempre la bicicletta è gioco e sport, cultura e passione, storia e valori come “la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa” che L’Eroica propone con successo da anni al mondo intero. Da venerdì 5 Maggio a Montalcino tutte le possibili emozioni a pedali sono in cartellone in un vero e proprio festival diretto da Andrea Satta (voce dei Tetes de Bois).
Nella città patria del Brunello artisti, musicisti, attori, giornalisti, opinionisti e gregari, giovani, giovanissimi si alternano in un racconto che trova diverse forme espressive e arricchisce il lungo week end di Eroica Montalcino; atmosfere d’epoca che sembrano più moderne che mai. Si inizia con l’intervista di Gianni Mura a Franco Bitossi, il “cuore Matto” del ciclismo italiano venerdì alle 18.30. Da lì in poi un susseguirsi di incontri, rappresentazioni e suggestioni di ogni tipo. Anche giochi di strada come il ciclotappo e il tricicloraduno per i più piccoli, la transumanza a pedali per i più grandi, il circo contemporaneo, tanta musica e letture per tutti. Un gruppo di quindicenni legge i classici.
Tutte le piazze di Montalcino vengono rinominate con i gregari dei grandi campioni, pronti a raccontare le storie più belle di un ciclismo appena passato che però guarda sempre al futuro. Le piazze prendono i nomi di Marzio Bruseghin, Idrio Bui, Pietro Campagnari, Paolo Fornaciari, Franco Mori, Primo Mori, Marcello Osler, Roberto Conti, Emilio Casalini ed Ercole Gualazzini. La sera il cammino è illuminato da lampade vestite dalle maglie dei grandi campioni. Poi domenica 7 maggio tutti in sella su biciclette costruite prima del 1987 a pedalare su strade prevalentemente bianche nell'incantevole scenario del percorso dei 209 km de L'Eroica, a sud di Siena tra la Val d'Arbia, la Val d'Orcia e le Crete Senesi. Sono quattro i percorsi a disposizione, tutti con partenza da Montalcino, che poi si distendono fino alla Val d’Orcia, passando per Bagno Vignoni, San Quirico d’Orcia, Pienza, Montisi e Trequanda.
L’Eroica, pensata nel 1997 da Giancarlo Brocci per amore della bicicletta, ha radici lontane nel tempo: ”Noi ammiriamo i valori di un ciclismo passato che vogliamo rifondare – ricorda Giancarlo Brocci -. Il ciclismo che fece scrivere un bel po’ di storia, letteratura, cultura, costume, persino musica italiana. Vogliamo ricercare e diffondere le radici autentiche di uno sport straordinario, con una grande anima popolare, per far riscoprire la bellezza della fatica ed il gusto dell’impresa. Il ciclismo eroico di Bartali e Coppi è quello capace di insegnare i bisogni veri, quelli legati al sacrificio che cerca i limiti del proprio fisico, quando sete, fame, stanchezza si fanno sentire con tutta la loro intensità. E’ un ciclismo in grado di diffondere rispetto e creare legami tra avversari leali”.