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Genova riscopre Colombo tra i palazzi dei Rolli Days

Tornano i Rolli Days nel capoluogo ligure: itinerari storico culturali in tutta sicurezza

08 Ott 2020 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Palazzo Reale
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Dopo l’esperienza di successo della Rolli Days Digital Week di maggio, i Rolli Days da venerdì 9 Ottobre 2020 tornano a proporre ai visitatori l’opportunità di entrare di persona nei Palazzi dei Rolli, a Genova, Patrimonio UNESCO dal 2006, per vedere dal vivo i cicli di affreschi, le collezioni pittoriche e le strepitose sculture eseguite tra il tardo Rinascimento e il pieno periodo Barocco. Questa edizione sarà dedicata al più celebre dei genovesi, Cristoforo Colombo.

La necessità di rispondere alle vigenti normative anti COVID-19, permettendo ai visitatori di godere in tranquillità e sicurezza l’incontro con la storia, la cultura e la bellezza della città di Genova, rende l’esperienza di questa edizione dei Rolli Days particolarmente preziosa ed esclusiva. I visitatori dovranno quindi prenotare in anticipo la visita a ogni singolo palazzo o sito: si consiglia quindi di progettare con cura la propria esperienza, tenendo conto dei tempi di visita e delle distanze fra i palazzi per valutare con attenzione quali e quanti palazzi visitare. Tra i tanti che saranno aperti, eccone alcuni, che saranno visitabili virtualmente.

Palazzo Agostino Ayrolo - Oggi Negrone, con un focus sulla straordinaria Galleria, uno dei luoghi più significativi e suggestivi del Seicento genovese. Dipinta da Giovanni Battista Carlone alla metà del XVII secolo, pochi anni prima di cimentarsi nell’impresa della Cappella del Doge, vi è rappresentato il Mito di Enea con episodi molto particolari, legati alla storia della famiglia. Questo spazio unico venne poi arricchito durante il Seicento dagli interventi di Cornelis De Wael e Bartolomeo Guidobono.    

Palazzo Ottavio Imperiale – Chiamato poi Sauli e De Mari, detto “del Melograno”: costruito negli anni 80 del Cinquecento per Ottavio Imperiale, inserito da Rubens nel volume sui Palazzi di Genova - pubblicato in Anversa nel 1622 – il palazzo conserva importanti affreschi di Domenico Piola e dei Guidobono, oltre che alcune sculture barocche di assoluto prestigio, come l’Ercole con i Pomi delle Esperidi di Filippo Parodi. Ai primi del Seicento, quando i Sauli lo abitarono, qui dipinse alcune tele Orazio Gentileschi. La sua Danae, dipinta per Genova, è stata acquistata pochi anni fa per 30 milioni di dollari dal Getty di Los Angeles.   

Abbazia di San Nicolò del Boschetto - Il complesso monastico, nato nel XIV secolo in una posizione strategica in alto sulla Val Polcevera, nei secoli ha visto intervenire nella sua decorazione molte famiglie dell’aristocrazia genovese, dai Grimaldi agli Spinola, ai Doria, ai Lercari, in genere proprietarie anche di Palazzi dei Rolli. Il rapporto tra l’aristocrazia genovese e questo luogo – oggi periferico, ma al tempo percepito come centrale per l’economia e la viabilità cittadina – in cui si conservano ancora alcune delle più preziose testimonianze della scultura del Quattrocento genovese, verrà tracciato seguendone le vicende storiche ed esplorando alcune significative personalità artistiche che vi operarono.

Per maggiori informazioni: www.visitgenoa.it
 

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