Cuore dell'Umbria

Gubbio impetuosa e mistica: la Corsa dei Ceri

Nel cuore dell’Umbria e dell’Italia, in un paesaggio fantastico, uno spettacolo tumultuoso e antico in una città ricca di delizie gastronomiche

05 Mag 2015 - 17:49

    © ufficio-stampa

© ufficio-stampa

Delle remote origini di Gubbio la spettacolare Corsa dei ceri è una probabile testimonianza di antichi riti pagani, ovviamente cristianizzati. Adagiata sulle pendici del Monte Ingino da dove domina una fertile conca pianeggiante, Gubbio è la città più antica dell'Umbria: lo testimoniano i resti delle ciclopiche mura che, fin dalla preistoria, l'hanno difesa e le hanno attribuito il carattere di Città Stato e le Tavole Eugubine (III-I sec. a.C.), la più nota epigrafe dell'Italia preromana, conservate al Museo Civico: sette tavole in bronzo, che contengono prescrizioni rituali e danno indicazioni sull'ordinamento politico e sociale cittadino. Gubbio porta con sé usanze e ricordi del passato, facendoli rivivere nel suo folklore e nei suoi prodotti. Scopritela in maggio, in concomitanza con la Corsa dei Ceri.

Gubbio impetuosa e mistica: la Corsa dei Ceri

1 di 7
© ufficio-stampa  |
© ufficio-stampa  |
© ufficio-stampa  |

© ufficio-stampa |

© ufficio-stampa |

L'antichissima storia di Gubbio si può ripercorrere in verticale, salendo dalla pianura al monte, dove gli edifici in pietra grigia si sono sedimentati e intrecciati gli uni sugli altri nel corso dei secoli, senza soluzione di continuità. E proprio questo legame autentico ed ininterrotto col passato è il suo maggior fascino. Rapide viuzze e gradinate collegano i vari livelli della città, dove spiccano brani di intatto medioevo e preziosi monumenti. Fulcro della Gubbio medievale è la trecentesca piazza Grande, spettacolare balcone sulla vallata sostenuto da arconi a botte. La domina il Palazzo dei Consoli, tra i capolavori dell’edilizia civile italiana, edificato a metà del '300, testimonianza della grandezza raggiunta dalla città. Simbolo di Gubbio, in stile gotico, 60 metri di altezza, è oggi sede del Museo civico e della Pinacoteca. Salendo ancora, nella parte alta della città, si trovano Palazzo Ducale, rinascimentale, voluto da Federico da Montefeltro, e il Duomo, ricostruito in forme gotiche all'inizio del Trecento sul luogo dell'originale cattedrale romanica.

La Corsa dei ceri, spettacolare e unica - Da porta Romana una funivia conduce fino alla cinquecentesca basilica di Sant' Ubaldo, patrono della città, nella cui navata destra sono custoditi i monumentali “ceri” in legno intagliato, protagonisti della celebre Corsa dei Ceri di antichissima tradizione, la più nota delle feste tradizionali umbre, che si svolge il 15 maggio. Si tratta di gigantesche macchine lignee (circa 4 quintali l'una) sormontate dalle statue dei Santi Giorgio, Antonio e Ubaldo, che vengono portate di corsa a spalle da decine di ceraioli, che si alternano nella fatica, dal centro storico alla vetta del monte, in salita. La preparazione dell'evento ha inizio la prima domenica di maggio, quando i Ceri vengono prelevati da Sant'Ubaldo e trasportati, in posizione orizzontale, all'interno della città (www.festadeiceri.it).

Qui la tavola è una festa - La cucina eugubina ha l'aroma intenso del tartufo bianco che funge da condimento per tutte le paste che, ancora oggi, si producono seguendo rigorosamente le antiche tecniche. Insieme al tartufo, sulle tavole di Gubbio, sono attori principali il brustengo, pane fritto da gustare al rosmarino o con l'aggiunta di un guanciale di maiale, e l'imbrecciata, la tipica minestra di legumi e cereali. Il dolce arriva con i ganascioni delle suore di Santa Lucia, rigorosamente serviti con la barcarola, un profumatissimo caffè d'orzo e mistrà.

Informazioni: www.regione.umbria.it

Condizioni atmosferiche in tempo reale: www.meteo.it

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri