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I suoni delle Dolomiti: appuntamenti con la grande musica

Un mese di concerti ambientati negli scenari più affascinanti delle Dolomiti Trentine

23 Ago 2021 - 06:00
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© Ente del Turismo
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C’ è una montagna ancora poco nota ai più, in grado di regalare colori e panorami come in pochi altri momenti dell'anno e soprattutto colma di silenzi e attese. È la montagna del Trentino che va verso l’autunno e che farà da palcoscenico agli appuntamenti con I Suoni delle Dolomiti, l'originalissimo festival che da ventisei anni porta in cima alle più belle montagne delle Alpi il meglio della musica internazionale con eventi attenti al rispetto dell'ambiente e capaci di mescolare arte e contatto con la natura.
 

Si partirà da un omaggio per i cent'anni dalla nascita del bandoneononista di Mar del Plata che ha portato il jazz a contatto con la grande scena sonora musicale: Astor Piazzola. Ne sono interpreti – il 23 agosto alle ore 12 a Malga Canvere in Val di Fiemme (in caso di maltempo si recupera alle 17.30 al Palafiemme di Cavalese) – uno dei musicisti più noti a livello internazionale e il maggiore violinista in attività al mondo, Gidon Kremer, e la Kremerata Baltica, compagine arricchita in questa occasione dalla presenza del bandoneonista Arne Glorvigen.

Dedicato al violino - È tutta dedicata al violino e a una delle più eccellenti e considerate interpreti dello strumento invece la data del 25 agosto. All'ombra delle Pale di San Martino (Prati Col a San Martino di Castrozza alle ore 12 e recupero, in caso di maltempo, all'Auditorium Intercomunale di Primiero alle ore 17.30) arriva il carisma e la sensibilità interpretativa di Antje Weithaas, in grado di affrontare un amplissimo repertorio che va dal Settecento ai giorni nostri. La Weithaas ha iniziato a studiare il violino a quattro anni, e si è aggiudicata importanti concorsi come il “Kreisler” di Graz, il “Bach” di Lipsia, lo “Joachim” di Hannover. Ha condiviso il palco con orchestre di tutto il mondo dalle tedesche Bamberger Symphoniker, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin alle americane Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony e alle europee BBC Symphony, Philharmonia Orchestra, Sinfonica Nazionale Estone e Filarmonica di Poznan, per citarne alcune. Ai Prati Col proporrà musiche di Johan Sebastian Bach e Ysaÿe.

Il trio Gardel - Si torna al tango argentino il 27 agosto con il Trio Gardel (alle 12 in località Buffaure in Val di Fassa e, in caso di maltempo, al Teatro Navalge di Moena alle ore 17.30). È la seconda tappa di un percorso dedicato alla musica di origine argentina che, dopo Piazzola, ora risale nel tempo fino alla figura di uno dei padri di questo genere sonoro: quel Carlos Gardel che è considerato un vero e proprio classico e la cui figura ormai sconfina nel mito (e nella letteratura, basti pensare ai romanzi di Osvaldo Soriano).

Tango tra le cime - A interpretare le note malinconiche e magiche dell'universo creativo di quello che resterà il più grande cantante di tango di sempre è il fisarmonicista Lionel Suarez che ha riunito nel Trio Gardel il violoncellista Vincent Segal e il percussionista Minino Garay. Un combo che si muove fra tradizione e contemporaneità. Note malinconiche e magiche che dall'Argentina di inizio Novecento arrivano sino a oggi grazie al bandoneonista francese Lionel Suarez che dal 2018 esplora, con un grande riconoscimento di critica e pubblico, l'opera di Gardel assieme al violoncellista Vincent Ségal, instancabile ricercatore di suoni dal mondo, e al percussionista Minino Garay che traccia rotte ritmiche da e verso la sua natale Argentina. 

Per maggiori informazioni: www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti
 

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