IL TERRITORIO Sarà anche l’occasione per conoscere il territorio di Acquasparta, l’emblema del Rinascimento in Umbria, con le architetture di Palazzo Cesi, fulcro dell’intero centro storico, e la chiesa di Santa Cecilia, che accoglie le tombe dell’illustre famiglia Cesi, ma si trova nel cuore di un’area capace di offrire un ampio ventaglio di opportunità di visita e di svago, dalle rovine archeologiche dell’antica città di Carsulae, insediamento romano nato in stretta correlazione con il passaggio della Via Flaminia quale centro di aggregazione delle popolazioni preromane residenti sulle colline e nelle campagne vicine, ai borghi medievali sparsi nei dintorni, come il borgo di Portaria, paesino arroccato e immerso in un paesaggio fiabesco, con la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo costruita poco dopo il Mille, fino agli itinerari naturalistici nei Monti Martani percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo, tra fitti boschi di querce, lecci e faggi, con la presenza caratteristica di grotte, doline e inghiottitoi dovuti all’effetto erosivo delle acque protrattosi per secoli.
RIVOLUZIONI Tema portante dell’edizione 2024 de La Festa del Rinascimento, attorno a cui si svilupperà un fitto calendario di proposte culturali tra incontri, conferenze e approfondimenti, saranno le “Rivoluzioni”, filo conduttore che coglie un aspetto qualificante della stagione rinascimentale, considerata un’epoca di rottura rispetto ai secoli precedenti e di grandi innovazioni in tutti i campi del sapere umano. Due gli avvenimenti determinanti: la scoperta delle Americhe ad opera del navigatore Cristoforo Colombo nel 1492, che stravolse gli assetti e gli equilibri esistenti in campo geopolitico, economico, militare, commerciale, ma anche agricolo e gastronomico, con l’importazione di nuove piante, verdure e frutti commestibili, e l’affermarsi della teoria eliocentrica copernicana, punto di partenza della rivoluzione scientifica, sostenuta con forza, tra gli altri, dal fisico e astronomo pisano Galileo Galilei, unito da solidi rapporti di amicizia con Federico Cesi e con l’Accademia dei Lincei.
IL GRANDE CORTEO In linea con la tradizione, la XXV Festa del Rinascimento si aprirà la sera di sabato 8 giugno con il “Grande Corteo delle Contrade” e saranno proprio le tre contrade del borgo - San Cristoforo, Porta Vecchia e Il Ghetto - a contendersi nei quindici giorni della festa le “chiavi” della città, sfidandosi in una serie di gare, cui il pubblico potrà assistere: la Gara Gastronomica, con la preparazione dal vivo di una ricetta della cucina rinascimentale, che in questa edizione avrà come ingrediente protagonista il pollo d’India, il tacchino, che dalle americhe giunse sulle nostre tavole introdotto dagli spagnoli; la Gara dei Tamburini, con l’intermezzo degli sbandieratori di Amelia; il Grande Gioco dell’Oca, una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento; le Gare di Teatro in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630 rielaborato ed adattato; i Giochi delle Dame, una serie di prove riservate alle donne delle contrade di tutte le età che dovranno sfidarsi in giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate alle donne dell’epoca.
IL TESORO MESSICANO Sabato 15 giugno, grazie al contributo del Museo Galileo di Firenze e alla presenza di Accademici dei Lincei si parlerà del “Rerum Medicarum Novae Hispaniae Thesaurus”, altrimenti noto come il “Tesoro Messicano”, opera pubblicata nel 1651 dall’Accademia dei Lincei, grazie all’impegno di Francesco Stelluti, che si configura come una raccolta di centinaia di tavole colorate e illustrate dedicate a piante, minerali e animali del Nuovo Mondo, con particolare riferimento alla “Nuova Spagna”, l’attuale Messico, lavoro derivante dalle ricerche condotte sul territorio, a partire dal 1570, dal “protomedico delle Indie” Francisco Hernandez incaricato da re Filippo II di Spagna.