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La Settimana Santa nei Borghi più Belli d’Italia

Dalla Lombardia alla Calabria processioni ed eventi nel segno della più autentica fede popolare

28 Mar 2023 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Gromo
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In tutt'Italia si susseguono durante la Settimana Santa Sacre Rappresentazioni, Via Crucis, sentite cerimonie di fede popolare.

Ecco una selezione di riti particolarmente significativi e suggestivi, antichi e ancor oggi partecipati come un tempo, che animano alcuni fra i Borghi più Belli d’Italia, luoghi dove le tradizioni sono gelosamente conservate e tramandate. Un’occasione in più per visitarli.

Venerdi Santo a Gromo in Lombardia - Una suggestiva cerimonia che conserva tutta la sua tradizione e coinvolge l’intero paese di Gromo (Bergamo) e la sua popolazione è la celebrazione del Venerdì Santo, che culmina nella funzione della sera. Un cinquecentesco crocifisso ligneo, della bottega di Pietro Bussolo, apre la processione e accompagna i fedeli. La statua lignea del Cristo Morto, opera di Grazioso Fantoni il Vecchio, è portata dai trentatreenni del paese. Durante la processione del Cristo Morto, sui prati circostanti e sui sassi del Serio, vengono accesi tanti piccoli falò fatti di stracci imbevuti di olio cotto, che raffigurano simboli sacri. Un manufatto in ferro battuto di inizio ‘900, raffigurante i simboli della Passione, viene illuminato con gusci di lumaca ripieni di olio. In questo giorno si usa mangiare una specialità gastronomica veramente singolare detta “maiasa” (o “bortolina”): una specie di torta fatta con farina gialla e bianca, cipolle, fichi secchi, mele, porri, condita con olio e cotta nel forno.

Settimana Santa a Pescocostanzo in Abruzzo - A Pescocostanzo (Aquila) il primo evento di avvicinamento alla Pasqua è costituita dalle Quarantore di adorazione del Sacramento, nella seconda settimana del periodo quaresimale. La parte più consistente delle cerimonie, però, si svolge dal Giovedì al Sabato Santo, quando il sodalizio laicale da inizio al canto dei Salmi. Le Laudes e il Miserere, che in questo periodo viene cantato con una melodia diversa da quella ordinaria osservata il giorno dei defunti. Il canto delle Lezioni risale ad un’antica tradizione di origine lombarda. Il venerdì si svolgono due processioni per le strade del paese, una al mattino presto, tra le 6 e le 7, per la visita ai Sepolcri allestiti nelle varie chiese, e l’altra la sera, intorno alle 20, con la statua del Cristo morto e dell’Addolorata. In questa occasione i confratelli indossano “l’abito” della Confraternita composto da un camice bianco, la “cappiglia” nera e il cappuccio. Nella processione mattutina recano in mano un bastone, mentre in quella serale reggono una torcia. Durante la processione serale, inoltre, l’illuminazione del paese viene interrotta e lungo le strade del centro storico si intona il Miserere.

Pasqua a Roseto Valforte in Puglia - I riti per la Pasqua di questo borgo in provincia di Foggia hanno inizio con la Domenica delle Palme. La messa della mattina comincia alla Cappella della Croce, si prendono i rami di ulivo e con una breve processione si raggiunge la chiesa madre, dove viene letto il Passio e il sacerdote benedice le Palme. A pranzo si mangiano le "tagliatelle ricce", la pasta fatta in casa, tagliata a mano con la rotella. Nel pomeriggio, la campana della chiesa di Santa Maria invita i fedeli a partecipare alla tradizionale asta per aggiudicarsi i personaggi della processione del Venerdì Santo. Nella Settimana Santa si preparano i dolci tipici di Roseto, che sono i "piccilated" e i calzoncini di ricotta. Il Giovedì Santo c'è la messa in coena domini. La sera si fa una veglia di preghiera in Chiesa madre, alla presenza di Gesù sacramentato nel cappellone, dove si è preparato il sepolcro con il grano germogliato. All'alba del Venerdì Santo un gruppo di persone prepara la tomba su cui è adagiato Gesù morto e dei bimbi piccoli, vestiti da angioletti, faranno da cornice al corpo senza vita del Signore. La banda suona una marcia scritta appositamente per l'occasione. Il sacerdote è pronto e da inizio alla processione. Si continua a salire verso il Calvario, una cappella situazione circa a metà percorso. Ai bimbi si fa indossare una fascia nera. Altri due personaggi si uniscono alla processione, sono Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo. Le tre Marie prendono la statua della Pietà in braccio. Si continua il cammino fino alla chiesa di Santa Maria, dove si conclude la processione. Il venerdì sera nella chiesa di Santa Maria i soldati fanno la guardia a Gesù morto, durante una veglia di preghiera.

La Settimana Santa a Badolato Borgo in Calabria - Gli antichi riti religiosi della Settimana Santa di Badolato Borgo (Catanzaro) prendono il via, dalla mattinata di domenica 2 Aprile. Le festività pasquali nel medievale centro storico ionico, con le sue tradizioni popolari religiose, vedono il proprio apice nel week-end 7/8/9 Aprile. E nel week-end successivo, con la Domenica in Albis del 16 Aprile, si svolgeranno anche i festeggiamenti religiosi di San Vicenzo Ferrer. Tutte le rappresentazioni religiose della Settimana Santa di Badolato borgo affondano le proprie radici fin dal XVII secolo. Alla processione, che vede il coinvolgimento di oltre 200 "figuranti", partecipano a pieno titolo due delle tre ultrasecolari Confraternite presenti e operanti a Badolato: Maria SS. Immacolata e S. Caterina D'Alessandria d'Egitto.

Pasqua a Pausania in Sardegna - All’estremità nord-orientale dell’Isola, anche nel borgo medievale di Tempio Pausania, cuore della regione Gallura, ancora oggi si rinnovano gli arcaici e suggestivi riti della Settimana Santa, che celebrano il ricordo della passione, morte e resurrezione del Cristo. Le celebrazioni hanno inizio con la solenne Processione della Domenica delle Palme, che si snoda lungo le vie e le piccole piazze lastricate del centro storico fino a raggiungere l’antica Cattedrale quattrocentesca, per la benedizione dei ramoscelli d’ulivo e delle palme rituali, intrecciate a mano secondo una tradizione risalente all’epoca medievale. Il Venerdì Santo, con la Via Crucis e il rito dello “Sgraamentu”, è il momento più atteso e intenso della Settimana Santa. La processione – rappresentazione della passione di Cristo – attraversa il centro storico con le statue della Vergine Addolorata e del Cristo Crocifisso, accompagnati da un corteo di penitenti incappucciati vestiti con una tunica bianca e dai cantori che eseguono i canti della tradizione, per concludersi, alla luce fioca delle fiaccole, con il rito dello “Sgraamentu”, lo “schiodamento” e deposizione del Cristo dalla Croce. La Messa della Domenica di Pasqua è preceduta dall' “Intoppu”, suggestivo incontro tra la Madonna e il Cristo risorto, che dopo due processioni separate si incontrano in piazza Gallura e proseguoino riunite, fino alla Cattedrale dove viene celebrata la Messa Solenne cantata.

Per maggiori informazioni: www.borghipiubelliditalia.it

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