Libri e arti

Mantova: edizione n. 27 per Festivaletteratura

Appuntamento dal 6 al 10 settembre con oltre 300 scrittori e autori che riflettono sul tema “Trovare le parole”

05 Set 2023 - 12:59
 © Ufficio stampa

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Mantova rinnova il tradizionale appuntamento di fine estate con Festivaletteratura, la kermesse che, da mercoledì 6 a domenica 10 settembre, anima le piazze e i luoghi più significativi della città con un ricchissimo calendario di incontri con autori, scrittori e lettori di ogni età. Sono circa 300 gli autori presenti alla ventisettesima edizione del Festival, impegnati in un dialogo con le altre arti e con il pubblico, per interrogarsi sul tema: “Trovare le parole”, in un momento storico in cui dare nome alle cose e a quanto ci succede intorno sembra sempre più arduo e complesso. 

Ricucire il senso delle parole, misurarne la “tenuta” e trasformarle in dialogo è lo sforzo che da sempre impegna Festivaletteratura e si esprime nel chiamare autrici e autori da tutto il mondo, nell’aprire nuovi spazi di ascolto e di scambio, nel tentare operazioni di aggancio tra linguaggi e narrazioni diverse per leggere, attraverso la letteratura, una realtà che parla ma che sembra non dire.

Nell'edizione 2023, questa operazione assume la forma di un possibile rovesciamento dei canoni, sotto la spinta di generi, cittadinanze e appartenenze che si stanno ridefinendo; ecco allora una inedita alleanza con le arti, per dare più forza ed evidenza alle parole e riportarle in piazza. La letteratura si mette dunque in dialogo con la storia del nostro recente passato, tra istanze sociali che premono per rientrare nel discorso collettivo e con modalità più intense di confronto tra autori e lettori. Grande attenzione è riservata ai giovani e ai ragazzi, che per primi sentono l’urgenza di ritrovarsi nelle parole e arrivano al Festival desiderosi di interrogarle, ridiscuterne il significato, aprirle alla propria esperienza.

Fetivaletteratura, spingendosi in questa direzione, esce dai suoi luoghi più “tradizionali” e si muove dentro e fuori la città, proponendosi anche di lavorare sui tempi lunghi con centri di studio, musei e altre realtà per far sì che le parole restino e continuino a raccontare. In questa edizione, in una vasta proposta di narrativa che guarda a diversi contesti geografici, l’attenzione si rivolge soprattutto a scrittrici e scrittori del subcontinente indiano, capaci di raccontarne le molteplici e spesso tragiche contraddizioni.

Tra romanzi, autobiografie e memoir, la letteratura più recente sembra sempre più segnata dall'autonarrazione, in cui l’autore si pone come protagonista e instaura una particolare relazione tra verità e finzione, deformazione del ricordo e proiezione del sé. A parlarne al Festival ci sono, tra gli altri, Paolo Giordano e Walter Siti, Emanuele Trevi e Francesco Piccolo, Marco Drago in dialogo con Marta Cai, nonché numerosi ospiti stranieri presenti in una serie di incontri che, tra ricordi familiari, amori e ossessioni adolescenziali, osservazione del quotidiano, disillusioni dell’età adulta e straordinarie colonne sonore, raccontano il tentativo di riappropriarsi della propria vita attraverso la parola.

Con gli eventi di L’Odissea romantica, il Festival racconta l’identità intellettuale di nomi scolpiti nella storia della letteratura e della filosofia, tra cui Goethe, Schiller, Hölderlin, Fichte, Schelling, Novalis, Schlegel, per raccontare l'epopea dei letterati tedeschi che segnarono il passaggio dallo Sturm und Drang al Romanticismo, attraversando con audacia e giovanile ardore la transizione dal secolo dei Lumi all’età Napoleonica, e incidendo in maniera decisiva sull’estetica europea.

Spazio anche alla poesia, soprattutto quella che sfida, contesta i pregiudizi, grida contro la violenza, si interroga sulla letteratura, gareggia con l’arte visiva, si mette in gioco. Ospite di punta è la poetessa di origine somala Warsan Shire, tra le voci più originali dei black british poets, che racconta di esilio e terre perdute, mentre gli altri incontri previsti in programma si interrogano sul rapporto tra creazione e studio, sulla produzione poetica italiana degli ultimi cinquant’anni, su quelle zone dell’immaginario poetico che confinano con la favola, il folklore, il soprannaturale.

Riscuote sempre molto interesse la giallistica, quest’anno soprattutto nel suo rapporto quasi congenito tra questo genere e i media: molte sono le iniziative per i ragazzi e i bambini. Impossibile dare conto di tutti i temi e gli argomenti trattati e ricordare i nomi dei protagonisti presenti: per il programma completo delle iniziative e sulle modalità di partecipazione ai singoli eventi non resta che consultare il calendario completo degli appuntamenti, disponibile online sul sito www.festivaletteratura.it.

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