Un lungo weekend di incontri con gli autori, storie, pensieri e racconti
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La letteratura e la grande narrativa possono essere la bussola per orientarsi nel mondo. E’ questa la filosofia su cui si basa Festivaletteratura, la grande kermesse che anima Mantova da mercoledì 4 a domenica 8 settembre con la sua ventitreesima edizione. Sono in programma oltre trecento appuntamenti nei luoghi più suggestivi della città, in compagnia degli esponenti più autorevoli e con le voci più fresche e interessanti del panorama internazionale che hanno scelto di condividere con i visitatori pensieri, dialoghi e racconti.
La dimensione internazionale del Festival è declinata in incontri con oltre settanta ospiti stranieri, un record assoluto per la manifestazione, e in numerosi eventi in lingua, per favorire chi non ha necessità di traduzione e ridurre ulteriormente la distanza rispetto all'autore. Tra gli autori stranieri per la prima volta a Mantova sono da segnalare innanzitutto Margaret Atwood, narratrice canadese di fama mondiale; l'egiziana Nawal al-Sa'dawi, icona dell'impegno per i diritti delle donne nel mondo musulmano; la scozzese Ali Smith, più volte candidata al Nobel; Valeria Luiselli, astro nascente della letteratura latino-americana; il romanziere statunitense Dave Eggers, fondatore del centro di lettura e scrittura per ragazzi 826Valencia; Bernhard Schlink, autore tedesco tra i più tradotti al mondo; Manuel Vilas, considerato uno degli autori di punta della letteratura spagnola contemporanea. Tra i graditi ritorni dell’edizione 2019 spiccano il premio Nobel nigeriano Wole Soyinka; Ian McEwan e Abraham B. Yehoshua, due delle stelle che hanno tenuto a battesimo Festivaletteratura nel 1997; Elif Shafak, tra le voci più riconosciute della letteratura turca a livello internazionale; lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer; Howard Jacobson, narratore e umorista britannico già vincitore del Man Booker Prize. Pilar del Rio, giornalista e traduttrice spagnola, vedova di José Saramago, la quale ricorda la figura del Nobel portoghese. Spazi importanti sono riservati anche al grande romanzo americano e al destino dell'Europa.
Dacia Maraini ed Erri De Luca guidano la squadra dei narratori italiani presenti a Festivaletteratura. A loro si aggiungono altri assidui frequentatori del Festival come Francesco Abate, Stefania Bertola, Adrian Bravi, Paolo Colagrande, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Laura Forti, Michela Marzano, Michela Murgia, Piersandro Pallavicini, Gabriele Romagnoli, Elvira Seminara e Alessandro Zaccuri. Tra le nuove voci spiccano quelle di Erica Barbiani, narratrice friulana dotata di un originale talento di scrittura, e di Doris Femminis, autrice di storie in bilico tra i paesi dispersi sui monti del Canton Ticino e la "civiltà" del fondo valle. In lezioni colloquiali su questioni che tornano a interrogarci come individui e come collettività sono impegnati Corrado Augias – sul rapporto con il divino nella società contemporanea –, Domenico De Masi – sulle sfide portate al nostro tempo dalla paura e dalla creatività – e Massimo Recalcati - sulla tensione desiderante verso l’heteros.
Nello spazio delle lavagne, tradizionalmente dedicato alla divulgazione scientifica en plein air, sono in calendario una serie di lezioni dedicate agli algoritmi e al machine learning: Mattia Galeotti, Carlotta Orsenigo, Marco Gori e Dino Pedreschi ne spiegano i principi di base, le potenzialità e i limiti. Nell'ambito delle scienze applicate si possono collocare invece le lavagne dedicate alla tattica sportiva: Emanuele Atturo, Emiliano Battazzi, Daniele Morrone e Marco Pastonesi parlano di alcune delle più importanti innovazioni di schemi e concezioni di gioco che hanno rivoluzionato discipline come il tennis, il calcio, il basket e il rugby. Ma lo sport al Festival vive anche di grandi storie: l'ultimo anno della vita di Fausto Coppi, raccontato da Marco Pastonesi e dall'organetto di Alessandro d'Alessandro; le quotidiane abitudini dei campioni del tennis celebrati da Matteo Codignola; le corse in alta quota seguite da Simone Sarasso; le incredibili imprese dei soldati italiani nei campi di prigionia in Sudafrica durante la seconda guerra mondiale ricordate da Carlo Annese e Federico Buffa; o ancora quelle collezionate da un testimone d’eccezione come Alex Zanardi per dare risalto ai valori dello sport senza eccessi retorici.
Ci sono anche spazi e appuntamenti dedicati alla poesia e al teatro.
Il Chiostro del Museo Diocesano è invece l’area eventi orientata agli adolescenti e ai ragazzi con un programma di appuntamenti studiato per loro, mentre i bambini trovano iniziative su misura presso la Casa del Mantegna, con incontri, laboratori, letture e altre fantasie per i mini- lettori da zero a 12 anni e per i loro genitori. Ci sono anche un’area relax per chiacchiere, giochi in libertà tra un appuntamento e l'altro e una libreria dedicata.
Il calendario completo degli appuntamenti e le informazioni per organizzare la visita sono online sul sito Internet www.festivaletteratura.it.