Il non plus ultra di enologia e gastronomia in un paesaggio incantato, prestigio tutto italiano
di Nadia Baldi© Ufficio stampa
Siamo in pieno foliage autunnale e spettacolare, così Merano si presenta incantevole per la 31esima edizione del Merano Wine Festival, con il Kurhaus, il teatro Puccini, il lungo Passirio incastonati nei colori caldi di stagione. Dal 4 all’8 novembre il nostro viaggiatore partecipa a degustazioni, educational, talk show, masterclass, showcooking, e soprattutto incontri diretti con le aziende partecipanti (700 tra vino, cibo, spirits, birre), ed un fuorisalone coinvolgente, “Red Wave”, il tappeto rosso che anima i momenti esterni al festival.
Si inizia con la tradizionale sciabolata dell’apertura alle 10.30 di venerdì; poi nel pomeriggio, la proiezione di tre cortometraggi creati e ideati dal regista Carlo Guttadauro. Un susseguirsi di bellezza, con finale a sorpresa. Carlo Guttadauro narra le origini della manifestazione meranese per spiegare al nostro giovane viaggiatore l’evoluzione del “Salotto buono del vino di prestigio”, a partire dalle origini, dal 1830, quando l’Arciduca Giovanni d’Austria introdusse in Alto Adige nuovi vitigni (il Riesling solo per citarne uno) che oggi fanno parte degli elementi di eccellenza delle etichette.
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Merano, i giardini di Sissi
Questa edizione si intitola “Respiro e grido della terra” perché Helmuth Köcher, ideatore e organizzatore del Festival, l’ha dedicata alla sostenibilità, alla natura e a quel “respiro”, citato nel titolo, che è la base della nostra vita e che verrà affrontato in un summit venerdì 4 e sabato 5 novembre con ospiti ed esperti del settore: sei incontri, gruppi di studio che affrontano tra gli altri il tema dell’acqua, con le sue criticità, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, l’innovazione, la sicurezza alimentare, poi la sostenibilità delle filiere enologiche e le modalità di certificazioni in viticoltura. A conclusione del summit poi verrà redatto un manifesto sottoscritto da tutti gli opinion leader e stakeholders da consegnare al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. E sul tema green all’interno dell’evento si terrà il consueto appuntamento con Naturae et Purae (dedicato al tema “Wine Resilience – Spiriti Estremi” – Dalle isole del Mediterraneo a quelle dello spirito) e ancora uno speciale focus sui vini sostenibili a confronto fra Georgia, Campania e Abruzzo. La Georgia, presente con 10 produttori, 2 showcooking con la partecipazione di chef georgiani e un “Exclusive Dinner Georgia & Campania”, rimane anche in questa edizione un’ospite speciale e promettente.
Uno spettacolo da vedere per il nostro viaggiatore sarà quello dell’arte della mixology (con Itinerari Miscelati martedì 8 novembre) quando nei bellissimi locali della Kurhaus, Sala Rotunde, 8 bartender provenienti da tutta Italia si sfideranno con la mistery box dei prodotti selezionati da The WineHunter per il The WineHunter Globe Platinum, i titoli di miglior Bartender Cocktail, miglior Bartender Drink d’Italia e miglior locale d’Italia.
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Merano . Karlheinz Sollbauer
Sempre nella Kurhaus il nostro viaggiatore potrà esplorare la selezione Wine Italia, The WineHunter Selection Area, Wine internazionale e Catwalk Champagne, mentre la GourmetArena rimane location prediletta per “Food – Spirits – Beer”, con l’area riservata a “Territorium e Consortium Campania” vetrina di eccellenze e showcooking con la novità di un format simile dedicato alla regione Abruzzo.
Un focus d’attualità che il MWF ha sempre spinto è quello del “The WineHunter Talks Naturae et Purae”, che approfondisce la cultura sui vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI di agricoltura integrata, e che si svolgerà all’interno dell’Accademia degli Studi Italo Tedeschi.
Ma fra un appuntamento e l’altro il nostro viaggiatore non potrà rinunciare a fare qualche salubre e appagante passeggiata: risalendo il Passirio nel sentiero del parco e poi allontanandosi si seguono le indicazioni per i Giardini di Castel Trauttmansdorff, insoliti giardini che regalano uno spettacolo naturale di rara bellezza (www.trauttmansdorff.it). Qui un tempo l’Imperatrice Sissi trascorreva la stagione invernale, lasciando il freddo rigido delle città austriache. Oggi il giardino botanico ha una superficie di 12 ettari, più di 80 paesaggi botanici con piante da tutto il mondo. La posizione dei Giardini è panoramica ed unica, a forma di anfiteatro naturale. Si può visitare anche il Turiseum, nell’edificio del castello, il Museo provinciale altoatesino del Turismo che racconta 200 anni di storia del turismo alpino.
Poi una sosta per deliziarsi con sapori tipici e semplici della cucina tirolese nell’osteria Untergandlkeller (www.untergandlkeller.com) a pochi minuti dal centro di Merano. Dal vino alla natura la ricerca del non plus ultra transita attraverso il gusto, la vista, la memoria, il racconto: di territori, di prodotti, di persone.
Tutte le informazioni sul Merano Wine Festival sono su https://meranowinefestival.com.