Design storico

Mercanteinfiera: a Parma antiquariato e tante cose belle

Appuntamento dal 1° al 9 ottobre con il collezionismo vintage e quattro collaterali

03 Ott 2022 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Poltrona di Anacleto Spazzapan 
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Come da tradizione, ci sono il design storico, gli oggetti di collezionismo vintage, antiquariato e modernariato, pezzi unici di grande pregio, con in più quattro belle mostre collaterali: siamo a Mercanteinfiera, edizione d’autunno, in calendario alle Fiere di Parma da sabato 1° a domenica 9 ottobre, la grande kermesse di cose belle, vecchie e nuove giunta alla sua 41eima edizione, l’appuntamento internazionale che ogni anno fa registrare circa 100mila presenze.

In questa edizione sono presenti circa 1000 espositori, distribuiti in quattro padiglioni su una superficie espositiva di 40mila mq. In arrivo 5000 buyer provenienti da USA, Francia, Cina, USA e ovviamente Italia, segno che il salone è a pieno titolo ormai una tappa imprescindibile nelle agende mondiali e appuntamento capace rispondere alle nuove tendenze del gusto e di attrarre molti e diversi pubblici, giovani inclusi. 

La caratteristica che da sempre contraddistingue Mercanteinfiera è il pezzo unico: è il luogo in cui scovare un bassorilievo fiorentino del ‘700 a fianco di un raro ventaglio dei primi del ‘900 dal mood burlesque, mentre a poca distanza sta un eccentrico porta profumi in opalina rosa del 1870 o un quadro della famosa Sonia Delaunay, l’artista ucraina che rivoluzionò l’arte del Novecento con la forza del colore. Il visitatore trova poi il design storico-d'autore, ossia la produzione di mobili e complementi per la casa che va dal secondo Dopoguerra fino agli anni Ottanta e che fa riferimento a designer come Gio Ponti, Franco Albini,Iosa Ghini, Joe Colombo e Vico Magistretti solo per citarne alcuni. E poi il modernariato, ovvero quella serie di oggetti che sembrano essere stati abbandonati dal flusso della vita come vecchi giochi di inizio ‘900 o suggestivi album di fotografie. A sfilare nei quattro padiglioni del polo fieristico, infine, l’antiquariato dal 500 all’800, gioielli, l’orologeria anche vintage (Rolex, Audemars Piguet, Va-cheron Constantin, Patek Phlippe, Hublot) e la moda d’antan. 

Da due a quattro: raddoppiano le mostre collaterali, sempre molto apprezzate dal pubblico: quest’anno è possibile ammirare in contemporanea e in un solo luogo i disegni originali degli anni ’60 di sognanti abiti da cocktail, le foto esclusive dei pionieri dell’automobilismo sportivo degli anni ’30 come Nuvolari e Varzi, gli scatti di grandi fotografi contemporanei e la celeberrima pila di Alessandro Volta (1745 – 1827).  

“Dal disegno all’archivio: gli originali della collezione Fontana” - Nata dalla collaborazione con CSAC-Centro Studi e Archivio della Comunicazione, la mostra è un tributo alle Sorelle Fontana: con l’obiettivo di raccontare, attraverso una selezione di disegni tra gli oltre 6.000 figurini con-servati in archivio, la creatività di queste celebri protagoniste dell’Alta Moda Italiana e, nello stesso tempo, raccontare, attraverso la loro storia, l’evoluzione del gusto e del costume. L’esposizione è ospitata nel padiglione 7, dove si svolge in contemporanea Art Parma Fair, sezione dedicata ad Arte Moderna e Contemporanea.

“Lampi di genio, Alessandro Volta precursore della sostenibilità” – Allestita nel padiglione 4, la seconda esposizione in programma racconta come il sogno visionario e astratto del famoso cittadino comasco, inventore della pila elettrica, continui oggi più che mai a rivoluzionare il mondo. In mostra alcuni pezzi rari tra cui una litografia di Marcello Dudovich che raffigura l’esposizione internazionale del 1899 in occasione delle celebrazioni voltiane, e soprattutto la celeberrima pila a dischi in zinco e rame.  

“Quei temerari delle strade bianche. Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo - Colle della Maddalena” - Sempre nel padiglione 4, a cura di Giosuè Boetto Cohen, arriva a Parma l’esposizione fotografica presentata dalla maison di orologeria svizzera Eberhard & Co. Un per-corso per immagini tratte dall’archivio di pellicole realizzate dal fotografo piemontese Adriano Scoffone (1891-1980) che immortala la sfida automobilistica Cuneo-Colle della Maddalena del-le edizioni 1925, ‘26, ‘27 e 1930.  Protagonisti della mostra, quindi, i piloti ritratti in spettacolari controsterzi, fughe nei rettilinei e sbandate nel polverone. 

“Number 8: collezione Fiere di Parma – Otto opere per una nuova Collezione d’Arte” (padiglione 4). Qui la fotografia è grande protagonista: dagli scatti di Camilla Borghese e Laetitia Ky, a quelli di Maddalena Barletta e Regina Anzenberger, passando per Santi Caleca, Gianpiero Fanuli, tutti entrati nella collezione privata di Fiere di Parma.  

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