© ufficio stampa | Un'immagine artistica del VEGA in orbita dopo il lancio Foto: ESA J. Huart 2011.
© ufficio stampa | Un'immagine artistica del VEGA in orbita dopo il lancio Foto: ESA J. Huart 2011.
Da venerdì 8 novembre esposto il modello a grandezza del lanciatore spaziale VEGA, vettore per la messa in orbita dei satelliti artificiali europei
© ufficio stampa | Un'immagine artistica del VEGA in orbita dopo il lancio Foto: ESA J. Huart 2011.
© ufficio stampa | Un'immagine artistica del VEGA in orbita dopo il lancio Foto: ESA J. Huart 2011.
Venerdì 8 novembre alle 18.30 il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano presenta al pubblico il modello a grandezza naturale del lanciatore spaziale VV01 della prima missione VEGA che, a partire dal 2012 ha messo in orbita terrestre a 2000 metri di quota nove satelliti europei. Il razzo è esposto nelle aree esterne del Museo, accanto all’ormi celebre sottomarino Toti, e da sabato 9 novembre entra a far parte della collezione permanente de Museo: è quindi possibile ammirarlo nel normale percorso di visita e con lo stesso biglietto di accesso al Museo.
All’inaugurazione aperta al pubblico (Ingresso da Via Olona 6/bis) intervengono: Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, Stefano Bianchi, Head Space Transportation Development Department ESA - Agenzia Spaziale Europea, Enrico Russo, Direttore Tecnico ASI - Agenzia Spaziale Italiana, Giulio Ranzo, Amministratore Delegato e Direttore Generale Avio S.p.A., Roberta Cocco, Assessore Trasformazione digitale e Servizi civici Comune di Milano, Fabrizio Sala, Vicepresidente e Assessore per la Ricerca, Innovazione, Università Regione Lombardia.
Le dimensioni del modello del VEGA, copia fedele dell’originale, sono imponenti: 30 metri di altezza per 3 metri di diametro. Ammirarlo è particolarmente emozionante perché il vettore è visibile nella sua collocazione naturale, ossia in verticale. Oltre al modello, che consente di completare il tema dei lanciatori affrontato nell’esposizione permanente dedicata allo Spazio, il pubblico può visitare l’area espositiva, in una scenografia dinamica luminosa progettata per far rivivere i diversi momenti di funzionamento del lanciatore. Il percorso racconta, con un impatto fortemente emotivo, come il passato, presente e futuro delle applicazioni per la ricerca aerospaziale passano anche dalle competenze e dalla progettualità italiana, un patrimonio internazionalmente riconosciuto che va preservato e valorizzato. L’esposizione è accompagnata da immagini suggestive e infografiche che raccontano le caratteristiche tecniche della tipologia dei lanciatori VEGA, le varie fasi di cui si compone il lancio, il confronto tra i VEGA e i più importanti lanciatori passati, presenti e futuri.
Il modello esposto è la replica fedele in scala 1:1 del primo Vega, il VV01, che ha portato in orbita nove satelliti: gli italiani LARES e ALMA Sat-1 e sette piccoli satelliti della classe CubeSat. Una delle caratteristiche peculiari del piccolo lanciatore Vega è la sua flessibilità operativa: Vega è infatti in grado di effettuare sia missioni singole che multiple e di mettere in orbita contemporaneamente più carichi utili posizionandoli correttamente ad altezze e su orbite diverse. Lo sviluppo di Vega è iniziato nel 1998 ed è stato lanciato per la prima volta il 13 febbraio 2012. Nel 2013 è cominciata la sua vita commerciale.
Chi è appassionato di spazio può ora vivere un’esperienza unica in Italia, in quanto il VEGA è l’unico modello musealizzato nel nostro Paese: a livello europeo un’esperienza simile è possibile sono presso il Musée de l'Air et de l'Espace - Le Bourget di Parigi e alla Cité de l'Espace di Tolosa, che espongono lanciatori ARIANE a grandezza naturale. Si tratta degli unici casi al mondo in cui è possibile ammirare questi oggetti nella loro interezza e nella loro posizione naturale, quella verticale.
Partner istituzionali Regione Lombardia, Comune di Milano | Lighting partner ERCO | Lighting design Studio Pasetti
Tutte le informazioni su orari e prezzo dei biglietti sono disponibili sul sito del Museo della Scienza e della Tecnologia www.museoscienza.org.