Dal 5 al 13 settembre un ricco cartellone di incontri ed eventi dedicati al tema dell’Empatia
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Con 25 progetti artistici - 14 musicali, 9 teatrali, 2 di danza -, 3 forum e 10 prime assolute e italiane, l’edizione 2020 di Mittelfest, il festival di musica, teatro, danza di Cividale del Friuli, prende il via il 5 settembre nella cittadina friulana Patrimonio mondiale Unesco. Si prosegue fino a domenica 13, con un ricco cartellone di appuntamenti che confermano il ruolo della manifestazione come punto di riferimento culturale per l'area Centro-europea e balcanica. Il tema dell’edizione 2020 è l’Empatia, ovvero la capacità di essere più vicini al sentire dell’altro, tema particolarmente scottante nel difficile momento creato dalla pandemia di Covid-19.
Spostato dal tradizionale mese di luglio a settembre, per poter garantire un programma di prestigioe spettacoli tutti in spazi chiusi Covid-free, la rassegna si avvale della direzione artistica di Haris Pašović, pluripremiato regista di teatro e cinema di Sarajevo. Quello dell’empatia è un tema centrale nel mondo ferito dal Covid-19, dalla perdita economica e dai problemi sociali, che nel corso del festival viene esplorato in diversi linguaggi artistici, con spettacoli ad hoc e sguardi ad altri momenti del passato, che offrono la possibilità di trarre saggezze nuove da esperienze antiche. Accanto a quelli tradizionali, trovano ampio spazio i nuovi linguaggi tecnologici, multimediali e digitali, grandi protagonisti dei mesi del lockdown, anche con il fine di interrogarsi su quanto questi influenzino le relazioni e la comunicazione. Il tutto con grandi nomi nazionali e internazionali, per fare di questo appuntamento, data anche la sua collocazione geografica, un’opportunità di “vaccino culturale” contro la paura che porta a rialzare confini, reali o psicologici.
Mittelfest è nato nel 1991, dopo il crollo dei regimi totalitari dell’Europa Centro-Orientale, con il fine di costruire un dialogo attraverso la cultura nell’area della Mitteleuropa. Il 2020 ci ha posti di fronte a un altro imponderabile ed epocale cambiamento, determinato dalla pandemia di Coronavirus. La sfida ora è rilanciare nuove possibilità di futuro che mettano radici nell’arte e nella diplomazia culturale: molti economisti e sociologi individuano infatti nel turismo, nell’arte e nella cultura momenti tra i più importanti per la rinascita nazionale.
Nel giorno di inaugurazione della rassegna, il 5 settembre, sono in programma due prime assolute: Il terzo Reich, video installazione di Romeo Castellucci con suoni di Scott Gibbons e performance di Gloria Dorliguzzo, per riflettere sulla forza di manipolare la realtà da parte del linguaggio e delle parole reiterate. Dall’altro lato, Alessandro Benvenuti in Panico ma rosa–dal diario di un non intubabile propone una delle prime drammaturgie emerse dal periodo Covid-19: un monologo serrato racconta l’esperienza dei mesi sospesi del lockdown, con esiti alternativamente tragici e comici, e l’auspicio finale di una rinascita. È invece un punto di vista visionario quello del teatro della drammaturga e regista Emma Dante, che riprende il tour di Misericordia, interrotto dal lockdown 10 settembre, spettacolo in programma in collaborazione con CSS – Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia), in cui si racconta la fragilità delle donne in un contesto emarginato e in una Sicilia senza tempo.
Tra le proposte di grande musica, che spaziano dalla composizione d'autore a ensemble internazionali, dal pop alla migliore musica classica e contemporanea, troviamo Vinicio Capossela, con il suo nuovo concerto Pandemonium (12 settembre), un concerto narrativo con storie e canzoni del suo repertorio. Sul versante classico, è atteso è il quartetto d’archi dei Philharmonic String Quartet (13 settembre), giovani musicisti dell’orchestra dei Berliner Philharmoniker, che eseguono musiche di Mozart, Haydn, Beethoven.
Per la nuova musica spicca, in prima nazionale, uno dei giovani sperimentatori più promettenti del panorama italiano, Michele Marco Rossi, in scena con il concerto per violoncello prodotto da Mittelfest Hurt/Heart (8 settembre), considerato il nuovo Sollima, mentre lo stesso Maestro Giovanni Sollima, compositore e virtuoso del violoncello, si esibisce nel concerto Folk Cello (11 settembre).
La danza è rappresentata da una delle formazioni più amate a livello regionale, gli Arearea, guidati dalla coreografa Marta Bevilacqua, presenti con lo spettacolo Il Rovescio (10 settembre).
Come gran finale, il giorno di chiusura (13 settembre) il calendario prevede il “concerto teatrale sui mondi di frontiera” Sconfinati, con il Coro Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, dedicato al concetto di confine,e lo spettacolo di Teatro, musica e multimedialità, in prima assoluta, Giorgio Mainerio, un misteri furlan, con la drammaturgia e la regia di Marco Maria Tosolini e Paolo Antonio Simioni.
Il festival, che come di consueto lascia ampio spazio agli artisti locali e ai giovani talenti, prevede inoltre tre forum di approfondimento e rappresenta una bella occasione per scoprire Cividale del Friuli, patrimonio mondiale dell’Unesco, con la sua rete di hotel, ristoranti e caffè, attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone, terra perfetta per un turismo slow e Covid-free.
Il programma completo e tutte le informazioni sono online sul sito www.mittelfest.org.