Puglia magica

Novoli non rinuncia alla festa (in sicurezza) per S. Antonio Abate

L'accensione della Fòcara e folclore tra dirette tv e presenze contingentate

15 Dic 2020 - 06:00
 © Ufficio stampa

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Novoli, la cittadina pugliese che ospita una delle manifestazioni religiose e folcloristiche più antiche e sentite della regione, si prepara a celebrare il suo Patrono, Sant’Antonio Abate, con una serie di appuntamenti che culminano nei prossimi 16, 17 e 18 gennaio 2021 con l’accensione della grande pira votiva, la Fòcara, in onore del Santo protettore degli animali domestici. L’edizione di quest’anno, per garantire il rispetto delle normative anti-Covid, avviene senza pubblico e in forma simbolica, ma può essere seguita in diretta tv e sui canali social. 

Le restrizioni legate alla pandemia non consentono lo svolgimento delle tradizionali espressioni di festa riproposte annualmente da secoli nel piccolo Comune nord salentino. Tuttavia si è sentita la necessità di non rinunciare completamente al festeggiamento, ma di trasformarlo esaltandone la dimensione simbolica attraverso una celebrazione rituale che, a porte chiuse, viene trasmessa in tv e condivisa con i fedeli e la comunità tutta, anche oltre la dimensione locale. Tutto è dunque concepito e vissuto all’insegna dell’essenzialità, salvaguardando però i momenti più significativi della devozione e con alcuni momenti folkloristici, garantiti e partecipati soprattutto attraverso i moderni mezzi della comunicazione sociale.

Dopo l’intronizzazione del simulacro ligneo del santo anacoreta, Antonio Abate, avvenuta il 6 gennaio 2021 al termine di una concelebrazione eucaristica, ha preso il via la novena, seguita in parte in presenza in chiesa, con un numero di fedeli contingentato, oppure in diretta su PortaLecce e Telerama (Ch 12 del DT), con le principali funzioni della giornata in diretta streaming sui canali social della parrocchia

Giovedì 14 gennaio, in chiesa, al termine della Celebrazione Eucaristica si svolge una conferenza sul tema: “Considerazioni sulla vita monastica in Oriente partendo dall’esempio di Antonio il Grande”, guidata da don Nik Pace. Al culmine della novena, il 15 gennaio, è prevista la veglia di preghiera animata dai giovani novolesi.

Edizione virtuale e simbolica anche per la tradizionale benedizione degli animali, di cui Sant’Antonio Abate è protettore, in programma sabato 16 gennaio alle 15.30, sul sagrato della chiesa. Il momento, che per tradizione costituisce uno dei momenti più sentiti del ciclo di festeggiamenti, quest’anno avviene senza la presenza fisica dei fedeli né, ovviamente, degli animali domestici, con un momento di preghiera simbolico in cui il parroco invocherà la benedizione di Dio sulle creature di cui Antonio Abate è protettore. 

La sera del 16 gennaio, momento culminante della festa, infine si svolge l'accensione della Fòcara, esaltandone la dimensione simbolica e purificatrice attraverso una celebrazione rituale a porte chiuse, ma trasmessa in tv (diretta su Antenna Sud (ch. 13 – 85 – 90 del Dgtv)) e condivisa con i fedeli e la comunità tutta. Un corteo composto da musicisti e trampolieri in costume deporrà piccole fascine ai piedi della Fòcara al termine del percorso. Nella piazza spenta, ad attendere il piccolo corteo sul sagrato, c’è la musica offerta dalle voci di quattro cantanti che rielaborano a cappella un canto tradizionale dedicato a Sant’Antonio. Suggestioni musicali anche attraverso un percorso proposto dal trombettista Cesare Dell’Anna che attinge alla tradizione della musica sacra e delle processioni bandistiche del Sud Italia, rinnovate e contaminate con il folk e il balkan.

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