Tradizioni natalizie

Presepi: viaggio in sei tappe tra i più particolari, dall’acqua alla sabbia

Simboli per eccellenza del Natale, ne sono allestiti a migliaia, da Nord a Sud. Eccone alcuni veramente particolari per materiale e location

18 Dic 2023 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Crodo, ph Marco Benedetto Cerini
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Il presepio è una tradizione tutta italiana, diffusasi poi in tutto il mondo cattolico. Dalle città ai paesini più piccoli, dalle case alle chiese, dalle piazze ai luoghi più inconsueti, migliaia di presepi sono allestiti ovunque lungo la penisola e incarnano lo spirito più autentico del Natale.

Dei materiali più disparati, minuscoli o monumentali, tradizionali o contemporanei, visitarli è un piacevole e immancabile rito che coinvolge grandi e piccini. Eccone sei, fra i tanti, che meritano veramente una visita.

Sull’acqua a Crodo - In Valle Antigorio nell'alto Piemonte, tra antiche case in pietra e legno, le fontane e i lavatoi di Crodo e delle sue caratteristiche frazioni fanno da cornice, fino al 7 gennaio 2024, a una sessantina di installazioni artigianali dedicate alla Natività. Tutti i presepi hanno come denominatore comune l'acqua: in questa terra alpina in cui essa è elemento importantissimo, tanto per l'industria idroelettrica, quanto per quella delle bevande (qui è nato il celebre analcolico "biondo" che porta il nome di Crodo nel mondo) ruscelli, fontane e antichi lavatoi diventano cornice naturale in grado di valorizzare e rendere inimitabile la rassegna. Piccole Natività minimaliste si alternano a imponenti presepi, frutto di grande maestria, realizzati spesso con gli elementi naturali offerti da questo spicchio di Val d'Ossola. Un percorso di magia ed emozioni, sempre fruibile, di giorno e di sera, quando le luci dei presepi rendono ancor più carico di suggestione l'itinerario lungo strade, sentieri e mulattiere che portano dai 500 metri di Crodo ai 1200 metri d'altitudine dell'Alpe Foppiano.

Con la luce a Manarola - Nelle Cinque Terre, la collina delle Tre Croci di Manarola si illumina anche quest’anno dall’8 dicembre al 28 gennaio con l’incanto del Presepe luminoso considerato il più grande del mondo e fra i simboli più rappresentativi del Natale in Liguria, dove migliaia di lampadine disegnano nell’oscurità le figure della Sacra Rappresentazione. Il Presepe è stato ideato e costruito da Mario Andreoli (venuto a mancare nel 2022), ferroviere in pensione, che dal 1976 ha dedicato la sua vita alla realizzazione di un'opera unica nel suo genere. Inaugurato nel 2007, è stato subito inserito nel Guinness dei primati. Per la sua creazione sono stati usati circa 8 km di cavi elettrici, 17.000 lampadine e più di 300 figure a grandezza naturale fatte di materiali inutilizzati o riciclati. Nel 2008 il Presepe è diventato anche ecologico, alimentato da un impianto fotovoltaico costruito specificatamente per permetterne la riduzione dei consumi elettrici. È possibile ammirarlo al meglio dal piazzale della chiesa di San Lorenzo o da Via Rollandi. Per i più intrepidi, il panorama migliore è lungo Via Beccara, l'antica mulattiera che collega Manarola e Riomaggiore attraversando il colle. Il sentiero non è però illuminato, ed è necessario munirsi di una torcia perché sono 320 gradini da fare per arrivare in alto.

Di sabbia a Lignano Sabbia d’Oro - La rinomata località balneare friulana anche quest’anno si veste a festa per un Natale magico. Fra le molte iniziative, spicca il presepio, veramente unico.Dall’8 dicembre al 4 febbraio si potrà infatti ammirare il Presepe di Sabbia, uno tra i più famoso d’Italia, il cui allestimento è giunto alla 20^ edizione. Questa grandiosa opera fa infatti parte della storica manifestazione “Natale d’A… Mare”. Le sculture fatte interamente in sabbia sono realizzate utilizzando circa 300 tonnellate della famosa arena dorata di Lignano, mescolata con l’acqua di mare e nient’altro. Il tutto viene modellato da artisti internazionali in oltre un mese d’impegno continuativo. Si ammira il Presepe in tutto il suo splendore all’interno di una tensostruttura vicinissima alla spiaggi, sul lungomare Trieste, sia di giorno che di sera. Questo connubio tra terra e mare rappresenta un'opera colossale che lascia un’impronta delicata ma allo stesso tempo indelebile in chi la osserva.

Nel pozzo a Orvieto - Ad Orvieto, è da 34 anni che nel sotterraneo del complesso del Pozzo della Cava (nel quartiere medioevale della città) viene allestito un singolare Presepe, ogni volta diverso: quest’anno il suo titolo è “Il canto dell’eroe” ed è visitabile dal 23 dicembre al 7 gennaio. Si tratta di un luogo magico e molto suggestivo, con 25 secoli di storia, che fu riportato alla luce tra il 1984 e il 2003. Il pozzo è interamente scavato nel tufo e fu fatto realizzare da papa Clemente VII sfruttando un preesistente pozzetto etrusco ancora visibile. Ha una profondità di 36 metri, gli ultimi dei quali occupati dall’acqua sorgiva. Il presepio collocato nei sotterranei si articola nelle grotte: le prime ospitano istallazioni di introduzione al presepio vero proprio, che viene ambientato nell’ultima grande grotta di origine etrusca, alta ben 14 metri. I costumi, le suppellettili e gli elementi scenografici del Presepe nel Pozzo vengono realizzati in maniera quanto più possibile vicina a quanto si pensa potessero essere gli originali della Palestina del tempo di Cristo. Tutti i personaggi sono a grandezza naturale, creati con materiali e tecniche impiegati solitamente per gli effetti speciali tridimensionali degli spettacoli teatrali e, grazie ad alcuni ingegni meccanici, riescono anche a muoversi. La riproduzione della pelle umana e dei musi degli animali viene eseguita utilizzando speciali gomme, silicone, lattice e resine, basandosi su appositi calchi.

Presepe Vivente a Rivisondoli - Rivisondoli, piccola località turistica al centro degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, il 5 gennaio diventa il palcoscenico naturale per uno dei Presepi Viventi più antichi d’Italia (la prima edizione risale infatti al 1951). Una manifestazione unica nel suo genere. La tradizione vuole che a rappresentare il Bambino Gesù sia l’ultimo nato del paese, mentre la scelta della Madonnina viene fatta tra le ragazze di associazioni cattoliche. I pastori scendono dai monti vicini, le donne in costume muovono dalle case del paese e i Re Magi arrivano da lontano. In una capanna illuminata da un fascio di luce e sovrastata da un Angelo, Maria e Giuseppe si prendono cura del Bambino. Un teatro fantastico e naturale, che viene rischiarato dalla morbida luce delle fiaccole, con una voce fuori campo che guida lo spettatore e una curata colonna sonora che stempera il freddo di una notte piena di fascino e di mistero tra i monti d’Abruzzo.

Di ceramica a Grottaglie - Natività, incanto, famiglia e arte ceramica. Anche quest’anno, a partire da venerdì 8 dicembre, si rinnova a Grottaglie la preziosa atmosfera natalizia con la storica Mostra del Presepe, giunta alla 44^ edizione. La kermesse artistico–culturale è visitabile fino all’ 8 gennaio nelle sale del trecentesco Castello Episcopio e permette di ammirare gli straordinari presepi in ceramica provenienti dalle diverse regioni italiane.  Tanta tradizione ma anche tanta innovazione – nelle forme, nelle dimensioni e nei cromatismi – nel rispetto di una profonda religiosità popolare. Organizzata dal Comune di Grottaglie, la mostra è rivolta, in particolare, alla valorizzazione delle testimonianze storiche dell’arte presepiale. Nata nel 1980 come testimonianza dell’antica tradizione locale, ha attratto numerosi maestri di levatura nazionale e internazionale, le cui opere sono oggi conservate nella sezione dei presepi del Museo della Ceramica della città. La rassegna ha in programma visite guidate, percorsi tematici e un ricco carnet di eventi musicali e di intrattenimento.  La mostra è anche l’occasione per visitare il Quartiere delle Ceramiche, luogo unico nel suo genere, dove nelle oltre 60 botteghe artigiane si possono ammirare e acquistare meravigliosi presepi artigianali, alberi di Natale, gli addobbi natalizi e tante esclusive idee regalo tutte rigorosamente in ceramica.

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