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Terme e vino, passeggiate e yoga, buon cibo e clima mite in memoria di Leonardo Da Vinci
di Nadia Baldi© Istockphoto
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A Merano l’inconfondibile tappeto rosso di Corso Libertà è pronto ad accogliere la sfilata di personalità del mondo del vino per la 28° edizione del Merano WineFestival dedicata ai 500 anni di Leonardo da Vinci, dall’8 al 12 novembre. Nella città delle terme, soleggiata per oltre 300 giorni all’anno, oltre al vino il nostro viaggiatore sperimenta piaceri che sembravano dimenticati, come le passeggiate lungo gli antichi corsi d’acqua fra i vigneti, i bagni di vapore alle terme, la salita sull’antica torre panoramica, lo yoga all’alba sui tetti della città, la cena gourmet con ingredienti genuini.
Lui, Leonardo, l’ispiratore di questa edizione del Festival, sapeva bene come godersi la vita, da genio eclettico qual era ha dedicato studi anche all’enologia, nutrendo una dichiarata passione per il buon vino. A lui il patron della manifestazione Helmuth Köcher, ha riservato uno spazio da visitare nella Kursaal del Kurhaus (meranowinefestival.com).
In Corso Libertà su quel tappeto rosso, presentate nell’elegante via del passeggio del centro storico altoatesino, “fuorisalone”, troviamo assaggi di alcune delle migliori realtà gastronomiche italiane e internazionali. In effetti le oltre 950 case vitivinicole presenti al Festival, tra le migliori in Italia e nel mondo, e gli oltre 120 artigiani del gusto sanno intrattenere a lungo il nostro viaggiatore; tuttavia, volendo andare oltre il vino, c’è da sbizzarrirsi. Iniziamo con i sentieri della Roggia, ossia un itinerario lungo gli antichi canali di irrigazione (Waalwege), costruiti per portare l’acqua a tutti i coltivatori, visto che Merano conta modeste precipitazioni. Del migliaio che erano fino a un secolo fa, ne sono rimasti circa 50, di cui i più adatti e spettacolari da percorrere nell’arco di un week end sono quelli di Lagundo e Marlengo. Si parte dal centro di Merano e si imbocca il sentiero Teppeiner in direzione Roggia di Lagundo. Sarà grande l’emozione nell’attraversare vigneti calati nei colori novembrini, nell’ammirare paesaggi immersi nell’atmosfera sfuocata della campagna che si avvia verso il riposo invernale, finchè non si arriverà alla pittoresca Lagundo Vecchia. Per una sosta panoramica si dovrà raggiungere la terrazza del ristorante “Leiter am Waal”.
L’altro Waalweg si snoda da Tel fino a Lana passando sopra ai paesi di Foresta, Marlengo e Cermes. L’itinerario è lungo circa 13 chilometri in pianura, è uno dei percorsi con la vista più bella con numerosi tratti soleggiati, interrotto di tanto in tanto da accoglienti osterie. Dopo le camminate, splendide ma impegnative, niente potrà essere più appagante di un bagno di vapori all’interno delle luminose Terme di Merano o del bagno nella piscina calda a sfioro a cielo aperto dell’esclusiva SkySpa panoramica all’ultimo piano dell’Hotel Terme Merano. E per concludere una lezione di yoga nella palestra affacciata sui tetti e i vigneti, quasi sospesi a mezz’aria, produrrà effetti benefici sulla mente e sul corpo del nostro viaggiatore prima di approcciare di nuovo il vino e i suoi riti. Non si può mancare infatti ai Charity Wine Masterclasses, degustazioni verticali organizzate nel salone dell’Hotel Terme Merano, il cui ricavato viene devoluto come ogni anno in beneficenza. Per dare il meritato giudizio ad un vino è indispensabile sorseggiarlo seduti a tavola davanti alla pietanza giusta: dunque cena al ristorante “Olivi” con piatti tradizionali e genuini, gustosi ma con poche calorie, e con abbinamenti messi a punto fra cibo e vino. Se dovesse capitare di bere un calice di troppo, niente di preoccupante, il percorso verso la camera d’albergo sarebbe breve e decisamente sicura.
Al risveglio dedichiamoci all’escursione in cima alla Torre delle Polveri, risalente al XIV secolo: dalla passeggiata Tappeiner dopo circa 10 minuti di cammino ci si trova alla base dell’antica Torre; scalino dopo scalino si raggiunge la cima, dove la piattaforma panoramica a 20 metri di altezza farà dimenticare anche eventuali capogiri, commossi come saremo dalla vista sul centro storico di Merano e sull’intero Burgraviato. Ma la soddisfazione del proprio anelito al benessere psicofisico non può dirsi pienamente realizzata senza aver preso la seggiovia in solitaria fino al paese di Tirolo. In via Galilei si trova un impianto di risalita monoposto degli anni ’40 che conduce in quota fino al paese di Tirolo, una seggiovia panoramica, nostalgica, che catapulterà il viaggiatore nel passato; grazie a quel tragitto, da solo con se stesso, dondolato delicatamente, il passeggero sarà avvolto in un senso di annientamento del tempo benefico, ancor più col cellulare spento. Una rinascita. Poi per un aperitivo stuzzicante si può andare al Tannico, un originale Double Decker - il bus inglese a due piani - trasformato in wine&cocktail; tappa successiva alla storica Forsterbräu Meran per una visita ed una buona birra, meglio ancora se sorseggiata nella incantevole fabbrica originaria della Forst, il birrificio “madre”, a Lagundo.
Uscendo dal festival, se non si fosse sazi di esplorazioni sul vino, ci si potrebbe concedere un’ultima speciale degustazione verticale dei migliori Riesling, in occasione del 14° Concorso nazionale del Riesling (siamo nelle 5 settimane di “Giornate del Riesling”) a Naturno il 9 novembre fra vini locali e internazionali e cene tematiche “firmate” da rinomati chef (rieslingtage.com).