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Uno spettacolo capace di attirare migliaia di spettatori, che si ripropone da oltre 200 anni nelle Prealpi Biellesi
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Dopo lo stop forzato dalla pandemia all’edizione 2020, sabato 18 giugno torna a Sordevolo in Piemonte la rappresentazione storica della Passione di Cristo, nata a Roma nel Rinascimento e in scena nel Comune delle Prealpi Biellesi ogni 5 anni dal 1815.
Torna, quindi, una rappresentazione della Passione di Cristo unica in Italia e nel mondo e che quest’anno punta al tutto esaurito, con circa 35 rappresentazioni da giugno a settembre, che richiamano in un anfiteatro di 4mila metri quadrati decine di migliaia di spettatori da tutta Italia e da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, al Giappone. Nel 2015 hanno partecipato circa 31.000 spettatori provenienti da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, USA, Ecuador, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Sudafrica e altri Paesi.
La Confraternita del Gonfalone - Da oltre 200 anni gli abitanti di Sordevolo – centro di poco più di 1300 abitanti in provincia di Biella posto lungo il percorso dei sacri monti, fra Oropa e Graglia – mettono in scena una rappresentazione teatrale popolare unica in Italia e nel mondo. Lo spettacolo della Passione, come lo conosciamo oggi, nasce duecento anni fa, ma le sue origini sono ben più remote. A Roma, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, la Compagnia della Confraternita del Gonfalone recita nel Colosseo un testo della Passione. La prima edizione a stampa esce sempre a Roma nel 1500-1501. Il testo è del fiorentino Giuliano Dati e, nei secoli, grazie al legame degli Ambrosetti importanti tessitori sordevolesi, è arrivato a Sordevolo, con la curia papale o grazie alla Confraternita di Santa Lucia di Verdobbio, piccola frazione di Sordevolo, che era affiliata alla Confraternita del Gonfalone di Roma. Il manoscritto è stato rinvenuto nel mazzo XII dell’archivio dell’Arciconfraternita del Gonfalone e ora è conservato presso l’Archivio Segreto Vaticano.
Gerusalemme,33 d.C - La scenografia, realizzata interamente con i mezzi e le competenze introdotte dai cittadini, ricostruisce un frammento della Gerusalemme dell'anno 33 d.C.: la reggia di Erode, il Sinedrio, il Pretorio di Pilato, il giardino del Getsemani, il cenacolo, il monte Calvario. Tutte le ventinove scene si svolgono quindi nell’anfiteatro da 2400 posti realizzato appositamente quindici anni fa e nel quale in questi ultimi anni si sono esibiti anche artisti del calibro di Ennio Morricone. Negli anni scorsi l’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo ha promosso l’allestimento, nei locali della seicentesca chiesa di S. Marta, di un museo permanente sulla tradizione della Passione di Sordevolo, aperto da giugno a ottobre tutte le domeniche e anche in tutte le date degli spettacoli.
I numeri e le date - Questi i numeri della Sacra Rappresentazione: 29 scene per più di 2 ore di recitazione in ciascuna replica; oltre 4mila metri quadrati di anfiteatro; 80mila ore lavorative, senza conteggiare il valore del volontariato; 400 attori (42 parti parlate e 360 comparse) di età compresa fra i 5 e gli 80 anni; 300 persone "dietro le quinte" della rappresentazione; circa 35 repliche, da giugno a settembre; oltre 4mila metri quadrati di anfiteatro. E 1 milione di euro l’indotto stimabile per l’economia della zona. Le rappresentazioni si terranno il venerdì, sabato e domenica (salvo che in giugno, solo weekend) dal 18 giugno al 25 settembre, prevalentemente la sera alle 21, con qualche spettacolo pomeridiano.
Cultura e spritualità - Un territorio, quello di Sordevolo, ricco di spiritualità e di cultura. Quello che era il territorio di villeggiatura di Piergiorgio Frassati (originario di Pollone, Comune confinante con Sordevolo), ma anche di Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Benedetto Croce e molti altri protagonisti del secolo scorso vuole tornare, grazie anche alla Passione, al centro dei grandi itinerari turistici nazionali.
Per maggiori informazioni: www.passionedisordevolo.com