Italia segreta

Tornano le Giornate Fai di Primavera

Sabato 24 e domenica 25 marzo apertura eccezionale di oltre 1000 luoghi in tutta la penisola

21 Mar 2018 - 10:06

Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, raccontano con la loro straordinaria varietà un'Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Un Paese che ritrova la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano: il FAI invita perciò tutti a partecipare a questa grande festa italiana, vivendo la gioia di sentirsi parte di un popolo con solide radici, che in questo modo rafforza il filo che lo lega. C'è un'Italia che invita e un’Italia che partecipa: l'energia dei 50.000 volontari del FAI attraversa la Penisola da nord a sud alle isole e spinge la gente a scoprire, negli oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità.

Le Giornate FAI di Primavera oltre a essere un momento di incontro tra il FAI e la gente, uniti nel festeggiare e raccontare la propria storia più bella e più nobile, è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. Per questo, all’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del FAI.

Le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI e a chi si iscrive durante l’evento: a loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali, perché iscriversi al FAI è un gesto civile e al tempo stesso un beneficio, conviene a se stessi e fa bene all’Italia. Il 50% circa dei beni aperti durante le Giornate saranno fruibili anche da persone con disabilità fisica. Tra le aperture dedicate agli iscritti, eccone alcune di grande fascino:
Venezia: un appuntamento imperdibile per conoscere un nuovo Bene del FAI presentato in anteprima in occasione delle Giornate di Primavera, Casa Bortoli, recentemente donata alla Fondazione. Un appartamento signorile ospitato al primo piano nobile in un palazzo storico affacciato sul Canal Grande, Ca’ Contarini, con una vista eccezionale sulla Basilica di S. Maria della Salute (su prenotazione: faicasabortoli@fondoambiente.it o 02 467615317).
Revello (CN): i dormitori dei monaci dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda per la prima volta aperti al pubblico per scoprire il rigore delle regole cistercensi.
Capodimonte (VT): l’Isola Bisentina sul Lago di Bolsena, con il suo patrimonio architettonico e naturalistico. Di proprietà privata l’isola è normalmente inaccessibile e custodisce, oltre a giardini e lecceti, oratori, cappelle e chiese tra cui la “vignolesca” Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo.
Roma: Palazzo Giustiniani, di fine Cinquecento, teatro di momenti fondamentali della storia d’Italia, come la firma della Costituzione repubblicana da parte di Enrico De Nicola.
Napoli: la crociera inferiore della Galleria Umberto I che ospita il Salone Margherita, teatro della Bella Époque all’inizio del Novecento.

Ogni regione ha i propri appuntamenti, ogni località le sue sorprese e anche quest’anno il catalogo dei luoghi aperti a tutti è molto vario e ricco di proposte. Su www.giornatefai.it si trova l’elenco completo delle aperture, tra cui segnaliamo:
Milano: lo Stadio Meazza, dove si potranno visitare in esclusiva anche gli spogliatoi delle due squadre milanesi e percorrere il tunnel che li collega al campo; l’Ippodromo SNAI San Siro aprirà luoghi normalmente inaccessibili come la Palazzina del Peso, degli anni ’20, con la sala Bilancia, in cui vengono pesati i fantini e la loro sella.
Parma: sconsacrata e solitamente chiusa, aprirà la Chiesa di San Francesco del Prato che, con il convento annesso, fu carcere cittadino fino al 1992. Qui venne recluso Gaetano Bresci, regicida di Umberto I.
Livorno: aprirà in via eccezionale l’Accademia Navale, ente universitario che si occupa della formazione degli ufficiali della Marina Militare.
Scarlino (GR): si potrà ammirare lo straordinario affresco raffigurante la Crocifissione, appartenente alla scuola senese del Quattrocento, fino a poco tempo fa sconosciuto perché all’interno di un’abitazione privata.
Roma: Palazzo Marina, sul Lungotevere, noto come “Palazzo delle ancore”, inaugurato nel 1928 e sede del Ministero della Marina. Sarà visitabile anche la biblioteca, tra gli ambienti più suggestivi dell’edificio.
Campobasso: alla scoperta del quartiere San Giovanni, oggetto di un progetto di riqualificazione grazie ai murales di artisti di street art.
Napoli: il Mausoleo di Posillipo, uno dei più interessanti esempi di architettura neoegizia in Italia, costruito tra il 1881 e il 1889 e poi adibito a monumento funebre per i caduti delle Guerre mondiali.
Taranto: si potranno vedere i tesori nascosti del MArTA, il Museo Archeologico Nazionale. Tra i reperti una corona funeraria di foglie di quercia in lamina d’oro del II secolo a.C. e un kylix (coppa da vino) di produzione attica decorata con scene di simposio degli inizi del V secolo a. C.
Lecce: i palazzi che sono stati set cinematografici, come Palazzo Marulli – Famularo e Palazzo Tamborino Cezzi, location di Mine vaganti di Ozpetek.
Cagliari: l’Aeroporto Militare di Elmas, progettato negli anni Trenta del ‘900 e chiuso a dicembre 2015, perfetto esempio di architettura razionalista.

Tra i protagonisti delle Giornate di Primavera ci saranno anche numerosi borghi: Finale Emilia (MO) dove si percorrerà il centro storico danneggiato dal sisma del 2012 alla scoperta dei palazzi settecenteschi che lo rendono unico nella regione, ad Asciano (SI) che custodisce tesori come il Museo Civico, la Farmacia Naldini e un antico mosaico romano, a Curinga (CZ) con i resti delle terme romane e della chiesa bizantina, fino a Castelbuono (PA), nella vallata delle Madonie, che si è sviluppato intorno al trecentesco castello dei principi di Ventimiglia.

Il FAI è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Promuove l'educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza e al rispetto dei beni culturali della penisola e del suo ambiente. Grazie al supporto dei delegati e di migliaia di volontari, ogni anno organizza grandi momenti di sensibilizzazione, coinvolgimento attivo e tutela: le Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, le Sere FAI d’Estate, le Mattinate FAI d’Inverno e I Luoghi del Cuore.

Maggiori informazioni: www.giornatefai.it

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