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RespirArt, altissimo, artissimo: tra un “Concerto per solo mucche” e un “Pic-nic ad arte”, sorgono due nove opere nel parco d’arte fra le Dolomiti
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È il più alto tra i 21 musei a cielo aperto presenti in Italia: siamo nel parco d’arte RespirArt di Pampeago, situato a quota 2.200 metri. Si può raggiungere a piedi o con la seggiovia Agnello, aperta quest’anno dal 27 giugno al 27 settembre. Tra queste splendide montagne ogni estate dal 2011si alternano importanti artisti per dialogare con le guglie dolomitiche del Latemar. Fra le 27 opere presenti lungo un percorso ad anello di 3 km, si ammira anche “Il giardino di Danae” creato nel 2013 dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa. Quest’anno sono in arrivo alcune nuove opere, la cui inaugurazione è in calendario per il 25 luglio prossimo in occasione del RespirArt Day, e gli speciali “Pic-nic ad arte”, con cestini gastronomici creati dai rifugi del parco.
Dal 18 al 25 luglio 2020, la Manifestazione internazionale d’arte ambientale RespirArt ospita Patrizia Giambi, artista di fama internazionale che vive e lavora in Romagna, e i land artist Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, fondatori dell’Humus Park di Pordenone. Patrizia Giambi ha creato progetti artistici ed editoriali con Maurizio Cattelan e ha vissuto e lavorato a Los Angeles; per il parco realizza l’installazione “Reggia barbarica”, creata con legni di scarto e feltro lavorato a mano che rappresenta una piccola costruzione, povera in apparenza, che al suo interno avvolge i visitatori in un fertile abbraccio, grazie alla presenza di figure gravide che affiorano dalle pareti di feltro. L’installazione di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga è invece intitolata “Punto e virgole”, ed è realizzata con ferro, rami e zolle di muschio, che formano una sorta di curiosa “punteggiatura” disposta sul prato: scopo dell’opera è stimolare a una “lettura” di una natura fino a oggi incompresa. Le opere saranno inaugurate dalla giornalista Maria Concetta Mattei durante il RespirArt Day, sabato 25 luglio. Ogni mercoledì, con ritrovo davanti al Rifugio Monte Agnello di Pampeago, alle 9.30, i possessori delle Fiemme Guest Card sono invitati a scoprire le istallazioni del parco d’arte RespirArt, passeggiando in compagnia di una guida che dal 2011 ha assistito alla nascita di tutte le opere d’arte. I gesti creativi di RespirArt si ispirano ai mutamenti della natura, agli equilibri climatici e alle Dolomiti UNESCO (prenotazione obbligatoria).
Per chi ha il culto del mangiare bene arrivano i “Pic-Nic ad Arte”, con i golosi cestini dei rifugi del parco RespirArt, ispirati a grandi artisti italiani, da Caravaggio a Fontana. Si possono consumare accomodandosi sulle nuove panchine artistiche create da Marco Nones, lungo il giro ad anello, oppure fra alcune opere d’arte pensate per accogliere i visitatori, come il Teatro del Latemar, l’opera Harmonia dell’artista-designer Dorota Koziara, la cornice Natura Viva di Mauro Olivotto e l’opera Conversazioni Virtuali di Piergiorgio Doliana.
Lo Chalet Caserina, oltre ai menù Trentino-Italian Style da assaporare sulla terrazza, propone due cestini per “Pic-nic ad arte”: il cestino Caravaggio propone tacos di polenta alla carne, tortello di patate, insalata di canederlo e torta RespirArt con la marmellata di mirtilli di Pampeago, mentre il cestino Arcimboldo è la versione vegetariana.
Il Rifugio Monte Agnello, a quota 2.200, oltre ai menù tipici da gustare in terrazza, prepara tre cestini per “Pic-nic ad arte” con panini artistici, dolci e frutta. Dal Segantini, che profuma di montagna, al tramezzino e la tagliata di frutta dedicati a Fontana, fino al cestino Ligabue, sincero, immediato e genuino.
Chi ama la musica, mentre visita il Parco, può godersi uno dei numerosi concerti che gruppi di musicisti dedicano … alle mucche suonando open air in mezzo alla natura. Per meglio comprendere i generi musicali e gli strumenti più graditi alle bovine locali è in corso una sperimentazione: sarà anche l’occasione per riflettere sulla sintonia che l’uomo può raggiungere con la natura e con le creature che la popolano. I concerti si animeranno a sorpresa durante l’estate, anche in coincidenza con alcuni eventi in calendario.
“L’estate post-Covid19 - spiega Beatrice Calamari, co-curatrice del parco RespirArt - vieta di creare grandi assembramenti di persone, privandoci della necessità umana di condividere emozioni. Slittano al 2021 anche i Suoni delle Dolomiti. L’idea di suonare alle mucche apre una riflessione sul rapporto di supremazia che esercita l’uomo sulla natura. Attraverso il linguaggio della musica l’uomo entrerà in relazione con l’animale, osservando le sue reazioni”. Gli organizzatori sono curiosi di provare altri strumenti musicali, per avviare una sperimentazione.
Chi volesse partecipare all’esperimento può scrivere a respirartgallery@gmail.com.
Per informazioni, siti Internet www.latemar.it, www.respirart.com.