Divertimenti antichi

A Verona si torna a giocare in strada con “Tocatì”

Dal 13 al 15 settembre i giochi antichi di tutta Italia tornano a far vivere i divertimenti di una volta, dai birilli alle gare legate al cibo

05 Set 2024 - 06:00
Tocati AGA: Cannata Foto: Sara Frigeri © Ufficio stampa

Tocati AGA: Cannata Foto: Sara Frigeri © Ufficio stampa

Verona celebra i giochi di una volta, quando i bambini erano liberi di divertirsi in strada e nei cortili: ecco dunque da venerdì 13 a domenica 15 settembre tornare in auge la vecchia formula del “Tocatì”, ovvero “Tocca a te”, titolo del Festival Internazionale dei Giochi di Strada, giunto alla sua edizione numero 22. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona e con il sostegno della Regione Veneto, ripropone i divertimenti popolari di un tempo e si sposta quest’anno dal centro città, perennemente sovraffollato di turisti, alla Veronetta, una zona più decentrata e più tranquilla rispetto al centro storico. Sono presenti per la prima volta le comunità ludiche di tutta Italia che portano al Festival giochi e tradizioni dei loro territori.

Il Festival si propone di salvaguardare i giochi e gli sport tradizionali inseriti in programma permanente, iscritto nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO nel dicembre 2022. Si è scelto di concentrare l’attenzione sui giochi e sulle comunità ludiche del nostro Paese, per rafforzare il loro dialogo e scambio, e per raccontare i territori da cui i giochi provengono insieme agli elementi del patrimonio culturale immateriale di cui sono carichi, come la lingua locale, il cibo tradizionale e l’artigianato. Insomma, il Festival è un’occasione importante per scoprire l’Italia attraverso il gioco.

© Ufficio stampa

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Barbara RIgon: Bastone-coltello pugliese ©BR-1

Tra i giochi da scoprire spicca, ad esempio, la Corsa con la Cannata, riservata alle donne, nella quale le concorrenti corrono per 280 metri indossando le ciocie, le tipiche calzature dei pastori ciociari, e reggendo sulla testa un recipiente di terracotta pieno d’acqua, la 'cannata' appunto, simbolo della città di Arpino (Frosinone) e dell’intera Ciociaria. Altrettanto pittoresca è la Corsa con le Botti (Macerata Campania - Caserta), una gara di velocità in cui si deve far rotolare con le mani delle pesanti botti che lungo il percorso sono fatte risuonare in modo caratteristico, secondo un’antica e documentata tradizione contadina.

Al Festival sono presenti, inoltre, molti giochi collegati al cibo e ai prodotti della terra, spesso nati come modo per procurarsi materie prime senza pesare sul bilancio familiare. Tra questi, il Gioco delle noci, che celebra un importante ingrediente della cucina ligure, il cui scopo è procacciarsi un ricco bottino con il “botto”, ovvero una noce che non rimbalza. I giochi a volte sono un modo per verificare la qualità dei prodotti: è il caso del formaggio, elemento di sfida del Lancio del maiorchino, un gioco a squadre tipico di Novara di Sicilia (Messina), che consiste nel lanciare una forma di formaggio stagionato lungo le vie con lo scopo di raggiungere per primi il “sarvaù”, ovvero il traguardo.

Non mancano poi i giochi ispirati al lavoro e alla vita nei campi, come Sburla la Roda, che consiste nel far rotolare lungo un percorso una rotoballa di paglia da 250 chilogrammi. Nel 2002 l’Associazione Oltrefossa ha deciso di introdurre questo gioco popolare per ricordare quando a Fossacaprara, posto sull’argine maestro del Po, c’erano diversi mulini ad acqua e la tradizione voleva che periodicamente venissero sostituite le macine facendole rotolare.

C’è grande attesa per i giochi con i birilli, come la Brigghja calabra, per quelli con le carte, come il Gioco dello Stù, praticato nel periodo natalizio a Montorio al Vomano, Abruzzo, e per la classica Morra, un antichissimo gioco che consiste nell’indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati simultaneamente con le dita dai giocatori, che a San Mauro Forte, Matera viene praticato nelle cantine, ancora oggi importante luogo di aggregazione per giovani e meno giovani. Non mancano infine neppure i classici giochi da tavola come la dama, gli scacchi e BackGammon.

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 Sburla la roda Foto: Barbara Rigon

La location del festival quest’anno è stata spostata dalle vie del centro storico alle vivaci e multietniche strade di Veronetta, quartiere e cuore antico di Verona, per poter ospitare la consueta folla di ospiti in una location diversa dal centro storico, sempre gremito di turisti, rendendo la manifestazione ancora più sicura e fruibile. In grande risalto sono così le mura di Verona, antiche di quasi 2000 anni e Patrimonio Unesco dell’Umanità: la cinta muraria ospita infatti numerosi giochi e attività.

Tornano anche le apprezzatissime Riflessioni di Tocatì, con incontri, proiezioni e presentazioni in cui docenti universitari, pedagogisti, psicologi e psichiatri, redattori ed editori, scrittor, illustratori e personalità del mondo dello spettacolo, i quali raccontano il tema del gioco proponendolo secondo varie sfaccettature. Tra i numerosi ospiti spiccano i nomi di Christian Greco (direttore del Museo Egizio di Torino), Eliana Liotta (giornalista e saggista), Ericavale Morello (storica dell’arte e illustratrice) e Gianni Montieri, scrittore e poeta.

Tra gli eventi collaterali, prende il via quest’anno il progetto “Arte in gioco”, il format espositivo collegato al festival: un percorso tematico cittadino che coinvolge le sedi e le collezioni dei Musei Civici di Verona e di altri luoghi della cultura veronesi, con un calendario di iniziative incentrate sul tema del gioco come luogo di dialogo e trasmissione, ma anche terreno di conoscenza, fantasia e divertimento. Da ricordare anche la nona edizione del Simposio internazionale “Tocatì, un patrimonio condiviso – Patrimonio vivente e turismo, le sfide della sostenibilità”, e il Forum della Cultura Ludica, cuore pulsante del Festival, con incontri tra comunità ludiche, territori e istituzioni, luogo di riflessione, dialogo e co-progettazione.

Tocatì è organizzato da Associazione Giochi Antichi (AGA), in collaborazione con il Comune di Verona, patrocinato dall’Università degli Studi di Verona, dall’Associazione Europea Giochi e Sport Tradizionali (AEJEST) e dal MIC – Ministero della Cultura Italiana con la collaborazione e il sostengo dell’ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e della Regione Veneto.

Per informazioni: www.tocati.it.

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