© ufficio stampa | © Shane Gross, la foto vincitrice assoluta Wildlife Photographer of the Year
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Al Museo della Permanente di Milano è in corso la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo
© ufficio stampa | © Shane Gross, la foto vincitrice assoluta Wildlife Photographer of the Year
© ufficio stampa | © Shane Gross, la foto vincitrice assoluta Wildlife Photographer of the Year
Continua fino al 9 febbraio, presso il Museo della Permanente di Milano, l’edizione speciale del “Wildlife Photographer of the Year 60°”, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo: sono esposte le immagini premiate quest’anno e rivelate al pubblico in contemporanea al Natural History Museum di Londra. Una straordinaria carrellata di immagini in cui lo spettacolo della natura va in scena in 100 foto su grandi light panels che le rendono ‘vive’ e guidano i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza, l’energia e anche le fragilità della natura.
L’esposizione propone un allestimento straordinario, in cui gli scatti sono presentati su grandi pannelli di nitidezza e profondità eccezionali grazie alla retroilluminazione a led, per una fruizione immersiva e “viva” della natura. Un grande schermo di 4 metri con slideshow in loop presenta inoltre altre 25 splendide foto premiate dal pubblico (People's Choice). Infine, una sala video, con monitor da 80 pollici, propone interessanti filmati di backstage delle foto vincitrici, interviste ai fotografi e altri contenuti legati alla mostra.
La mostra, organizzata come di consueto dall’Associazione culturale Radicediunopercento, presieduta da Roberto Di Leo, si avvale del patrocinio del Comune di Milano e ha come media partner LifeGate: in esposizione sono riunite le foto vincitrici e finaliste del concorso, selezionate tra 59.228 scatti provenienti da 117 paesi. Queste immagini straordinarie documentano le meraviglie della natura, dai dettagli sorprendenti del mondo vegetale fino agli scorci inediti di paesaggi ancora incontaminati; oppure il comportamento degli animali, , ma anche le specie in estinzione, i segni che i cambiamenti del clima imprimono al paesaggio e le crisi della biodiversità, in un monito a preservare il pianeta e in un incoraggiamento a modificare le azioni umane verso un futuro ecosostenibile.
Il vincitore assoluto del Wildlife Photographer of the Year 2024 è Shane Gross, fotoreporter canadese per la conservazione marina, con “The Swarm of Life” (Lo sciame della vita), che mostra il magico mondo sottomarino dei girini di rospo occidentali, una specie minacciata dalla distruzione dell'habitat e dei predatori. La foto è stata scattata mentre Gross faceva snorkeling nel lago Cedar sull'isola di Vancouver (Columbia Britannica). Il Young Wildlife Photographer of the Year 2024 è stato invece vinto dal tedesco Alexis Tinker-Tsavalas con l’immagine ravvicinata “Life Under Dead Wood” (C’è vita sotto il legno morto), che raffigura i corpi fruttiferi della muffa melmosa e un piccolo collembolo, catturato con la tecnica del “focus stacking” in cui vengono combinate 36 immagini, ciascuna con un'area diversa a fuoco, poiché questi animali possono saltare molte volte la loro lunghezza corporea in una frazione di secondo.
Il percorso espositivo prende le mosse dalle due fotografie vincitrici in una straordinaria carrellata di scatti da ammirare a uno a uno per la gioia degli occhi e con i massimo dell’ammirazione per chi è stato capace di realizzare tecnicamente foto così emozionanti e, soprattutto, di cogliere e fermare un istante straordinario. Il percorso propone le immagini vincitrici e finaliste suddivise nelle diverse categorie: Comportamento: Mammiferi; Comportamento: Uccelli; Comportamento: Invertebrati; Comportamento: Anfibi e Rettili; Fauna selvatica urbana; Animali nel loro ambiente; Subacquee; Oceani - la visione d’insieme; Ritratti di animali; Le zone umide - la visione d’insieme; Arte della natura; Piante e Funghi. A queste si aggiungono le tre sezioni dedicate ai più giovani: fino a 10 anni, 11-14 anni, 15-17 anni. Ci sono poi le categorie documentarie: Premio per il miglior portfolio, Premio storia fotogiornalistica, Premio portfolio astro nascente, Fotogiornalismo, e la sezione Scelte dal pubblico presentata in slideshow su grande schermo.
In occasione del sessantesimo anniversario del concorso è stato inoltre introdotto il premio Impact Award che riconosce il successo nella conservazione ed esprime storie di speranza e di cambiamento positivo. L'Adult Impact Award è stato assegnato al fotografo australiano Jannico Kelk per “Hope for the Ninu” (Speranza per i Ninu), l’immagine di un bilby maggiore in una riserva recintata, nella quale il piccolo marsupiale possa prosperare dopo essere arrivato al limite dell’estinzione da predatori come volpi e gatti. Liwia Pawłowska dalla Polonia ha ricevuto il Young Impact Award per “Recording by Hand” (Registrazione a mano): una sterpazzola (un piccolo uccello) si rilassa nella mano dello studioso durante l'inanellamento, tecnica che aiuta gli sforzi di conservazione registrando la lunghezza, il sesso, le condizioni e l'età di un uccello utile a monitorare le popolazioni e tracciare i modelli migratori.
Tra gli italiani spiccano i nomi di Fortunato Gatto, vincitore della categoria “Piante e funghi”con lo scatto “Old Man of the Glen” (Il vecchio della valle) che mostra una vecchia betulla contorta, adornata da pallidi licheni "barba di vecchio", nelle antichissime pinete di Glen Affric (Regno Unito), e con Menzione d'onore nella stessa categoria per “High tide indicator” (Indicatore di alta marea) e “A carpet of woods” (Un tappeto di boschi); e quello di Filippo Carugati che ha ricevuto la Menzione d'onore nella categoria “Subacquee” con lo scatto “Green, thin and rare to see” (Verde, magro e raro da vedere).
Le foto esposte sono state realizzate da fotografi professionisti, ma anche da dilettanti, e sono state giudicate in forma anonima da una giuria internazionale di esperti, in base a originalità, narrazione, eccellenza tecnica e pratica etica. Le didascalie di cui le foto in mostra sono corredate riportano i dati tecnici e raccontano le emozioni che hanno motivato l'autore nella realizzazione dello scatto, insieme ai dati scientifici sulle specie fotografate e a citazioni di membri della giuria e dei fotografi.
Le visite guidate alla mostra, particolarmente emozionanti ed estremamente utili per godere al meglio l’esposizione, sono condotte ogni venerdì da Marco Colombo, noto naturalista e fotografo pluripremiato al Wildlife (tre turni h 18.30 - 19.30 - 20.30, acquistabili anche on demand). I giovedì di gennaio sono invece dedicati a speciali visite guidate tematiche, con Luca Eberle il 9 gennaio (Uccelli) e il 23 gennaio (Micromondo) (h 19.30) e con Francesco Tomasinelli, esperto fotografo naturalista e noto ospite della trasmissione Geo, il 16 gennaio (Mimetismo) e il 30 gennaio (Predatori) (h 18.30).
In occasione del Wildlife Photographer of the Year a Milano, l’Associazione culturale Radicediunopercento propone inoltre serate gratuite di approfondimento, in programma il sabato (h 21) nella sede di mostra: l’11 gennaio, Marco Andreini (regista e documentarista per BBC, RAI e NHK) presenta il suo documentario “Ogni volta che il lupo” e il 18 gennaio, Pietro Formis (fotografo subacqueo) racconta “Luci dal Profondo: Fotografia Naturalistica Subacquea”. Per gli appassionati e per chi vuole saperne di più, durante il periodo della mostra, l’Associazione Culturale Radicediunopercento organizza inoltre alcuni corsi teorici di Fotografia, Seminari di Scienze Naturali online e Workshop pratici in natura, con noti divulgatori scientifici e fotografi naturalisti di gran fama.
WPY 60 MILANO fino al 9 febbraio 2025
Museo della Permanente, Via Filippo Turati 34, 20121 Milano
ORARI: Tutti i giorni h 10 - 19 / giovedì e venerdì h 10 - 22
Tutte le informazioni su biglietti, visite guidate, appuntamenti e iniziative sono online sul sito INFO www.radicediunopercento.it